Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Un film epico e spettacolare, che vanta di un grande fascino visivo grazie alla magistrale e imponente scenografia e alla fotografia suggestiva e perfetta, ma che fa riflettere sui valori della famiglia e degli antenati nell'antica Roma. Dei bravi attori e una regia da Oscar alzano il voto finale. La colonna sonora è eccellente. Voto 7,5
Ridley Scott, dopo due insuccessi di pubblico e critica come L'Albatross e Soldato Jane, punta ambiziosamente alla rinascita del genere storico/epico, ormai dimenticato da decenni: il risultato è un film in cui l'attendibilità storica viene volutamente tralasciata, senza scalfire però la potenza e la solidità narrativa di una pellicola che ha l'obiettivo di essere un racconto epico ed emotivamente coinvolgente, sorretto dal carisma di un eroe tragico del calibro di Massimo Decimo Meridio, interpretato con grande credibilità da R. Crowe, un personaggio ormai impresso in modo indelebile nell'immaginario collettivo. Ad esso si contrappone continuamente il carattere irrascibile e malvagio del degno antagonista Commodo, un giovane e promettente J. Phoenix, il cui unico punto debole risiede nei superficiali dialoghi con la sorella. Immancabili sono le maestose scenografie in CGI che, insieme ai fastosi costumi e alla suggestiva fotografia, costutuiscono un'autentica gioia per gli occhi. Il talento del montatore Premio Oscar P. Scalia, invece, si manifesta nelle magistrali scene di battaglia. Infine, il film presenta anche una marginale riflessione sull'utilizzo dello spettacolo che facevano i sovrani per conquistare il popolo e manipolare le masse, fenomeno oggi definibile con il termine "propaganda". Nonostante sia una pellicola furba, destinata agli Oscar e al successo di pubblico, è l'ottima rinascita di un genere apparentemente morto, in cui il regista costruisce la perfetta storia d'intrattenimento popolare di alto livello conciliata con una vena autoriale.
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