Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Una storia drammatica e coinvolgente e un'interpretazione a dir poco entusiasmante da parte degli attori (primo fra tutti il grandissimo Russel Crowe), il mix perfetto per un film che è a mio parere uno dei più grandi capolavori del cinema. Voto 10
Il generale Massimo (Russell Crowe), vincitore di una dura battaglia contro i Britanni, è designato dall’imperatore Marco Aurelio (Richard Harris) come suo successore al posto dello scapestrato figlio Commodo (Joaquin Phoenix) che, commesso il patricidio, ne ordina, geloso, la morte del generale e della sua famiglia. Dopo una fuga in Africa, Massimo, diventato gladiatore, torna a Roma dove si distingue nelle violente lotte del Colosseo. Avrà la sua vendetta. Con a disposizione un’accurata sceneggiatura di David Franzoni, John Logan e William Nicholson, Ridley Scott e ne cava uno spettacolo nel perfetto stile della mecca del cinema: esagerato e violento eppur memorabile, anche se computerizzato. La storia antica diventa un vero intrattenimento, capace di attirare il pubblico in massa, anche se Scott se ne infischia della realtà storica, tantoché nel film, ad esempio, si leggono scritte latine sbagliate e gli attori indossano costumi del tutto fasulli. Non è questo che conta, in un prodotto del genere, ma l’alto budget capace di fornire l’entertainment che, comunque, è garantito. Facile, quindi, capire perché il film ha avuto tanto successo. Musiche: Hans Zimmer e Lisa Gerrard; montaggio: Pietro Scalia. Come figlio e moglie di Massimo si notano Giorgio Cantarini, lo straordinario ragazzino de "La vita è bella" di Benigni, e la bella Giannina Facio, moglie del regista. 5 Oscar: film, Crowe, costumi, effetti speciali e suono.
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