Regia di Ridley Scott vedi scheda film
"A nessuno arriva mai qualcosa che non sia in grado di sopportare."
Nell'antica Roma dell'imperatore marco Aurelio, il generale Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) finisce per essere vittima di una congiura ordita dal figlio del re, il perfido e folle Commodo (Joaquin Phoenix), che assassina il padre, fa scempio della famiglia del nostro soldato, e riduce il schivitù lo stesso per liberarsene. Ma Massimo ricompare nell'arena romana nel ruolo di gladiatore, costretto ad esibirsi assieme ad altri schiavi in sfide mortali per allietare lo spettacolo della corte del nuovo folle imperatore. Il guerriero saprà trovare proprio dal punto più basso raggiunto nel suo tribolato excursus vitae, la via della coerente vendetta.
"-Conquista la folla, e conquisterai la libertà.
-Conquisterò la folla, le darò qualcosa che non ha mai visto prima."
Ridley Scott utilizza l'abile sceneggiatura di David Franzoni, John Logan e William Nicholson, liberamente tratta dal romanzo di Daniel P. Mannix Quelli che stanno per morire, per far ritorno alla grande dietro le scene, e dando vita ad un film di gran successo, in grado di rilanciare il genere del peplum, da decenni ormai praticamente dato per estinto. Per merito, o colpa di Scott, si crearono altri fenomeni in costume come 300 e successivi sequel, e pure Scott fece ritorno al genere cinque anni dopo con l'apprezzato Le crociate. Oscar a gogò: miglior film, miglior attore protagonista, migliori costumi, miglior sonoro e migliori effetti visivi.
Russel Crowe e Joaquim Phoenix diventano star indiscusse, il film entusiasma, Scott ci stupisce con tecniche di ripresa ardite che, coadiuvate dalla grafica compurterizzata ,si rivelano in grado di ricreare un'Antica Roma dell'opulenza dalle ardite costruzioni e dagli avveniristici monumenti.
Nonostante la minuziosa cura dei dettagli, il film non manca di incongruenze storiche ed ingenuità evidenti, e difetta non meno di frequenti dialoghi che attualizzano eccessivamente i modi di fare dei personaggi, restando quest'ultimo particolare una delle pecche più evidenti di tutta la filmografia di Scott, ogni qualvolta il regista si dedichi a produzioni in costume (successe ancora almeno con Robin Hood e con il recentissimo The Last Duel.
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