Regia di Lila Neugebauer vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA - CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
Una soldatessa reduce da un attentato esplosivo che l'ha resa fragile ancor più nello spirito che nel corpo, fa ritorno a casa dopo un breve periodo di training presso una struttura abilitata.
Come ella stessa preventivava, il ritorno a casa non è proprio facile, ed i problemi che l'incidente di guerra comporta alla giovane a livello motorio e nervoso, non contribuiscono a rasserenarla granché. L'amicizia con un quieto vicino conosciuto in sede di cure riabilitative, permette alla giovane di affrontare le mille incertezze, familiari ed esistenziali, con una base di certezza in più, forte di un legame affettivo imprevisto col suo nuovo bonario, ma assai comprensivo partner, che riesce a trasformarsi nella sola soluzione per recuperare un equilibrio e non cadere nel baratro della completa frustrazione. L'opera prima della regista Lila Neugebauer è un piccolo film indipendente che permette ad una attrice e star come Jennifer Lawrence, qui impegnata anche nelle vesti di produtrice esecutiva, di far ritorno nella maniera più esemplare sui swntieei di quel cinema indipendente schietto e ben scritto che, con il premiato ed apprezzato Un gelido inverno di Debra Granik, le ha offerto i migliori esordi che si possano augurare ad una nascente star.
E la Lawrence da sola illumina tutta la vicenda, grazie ad una recitazione sentita, partecipata, ma anche discreta e mai tentata di ostentare eccessivi slanci emotivi che la sifuazione avrebbe potuto rendere plausibili.
La affianca, in un ruolo da angelo custode rassegnato e paziente, un bravissimo e corpulento Brian Tyree Henry, che dà vita, con la sua partner, a duetti godibili e camerateschi impagabili, oltre che vagamente ebbri, che diventano la vera forza di un film schietto e privo di vezzi, ove la sostanza introspettiva ha la meglio su qualsiasi eventuale tentazione formale e scenica.
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