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Causeway

Regia di Lila Neugebauer vedi scheda film

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La recensione su Causeway

di pazuzu
8 stelle

Il film procede allo stesso ritmo con il quale i due personaggi si aprono l'una all'altro, con due interpreti in gran forma che lavorando in sottrazione sanno scuotere e commuovere, e con il medesimo passo lento e pacato mette lo spettatore di fronte a un confronto tra due solitudini, tra due vite marchiate a fuoco dalla sofferenza.

 

 

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Di ritorno dall'Afghanistan, dove ha lavorato come ingegnere idrico, Lynsley viene accolta nella natia New Orleans da Sharon, una donna che per lavoro presta il primo sostegno ad ex soldati tornati dal fronte con i segni lasciati dalla guerra. Causeway, dell'esordiente Lila Neugebauer, parte da qui, da una Jennifer Lawrence dall'aspetto sofferente che si muove in carrozzina e fatica a gestire la parte destra del proprio corpo. Per i dettagli c'è tempo, e la regista se lo prende tutto, distillando poco alla volta tutte le informazioni utili a fornire un quadro esaustivo della ex militare, che oltre ai patimenti fisici si trova ad affrontare le conseguenze psicologiche della lesione cerebrale subita. Dopo un primo periodo dedicato alla riabilitazione psico-motoria, Lynsley - sulle sue gambe e con un bel po' di medicinali da prendere - si ripresenta a casa della madre, persona svagata e poco affidabile, la quale le affida un pickup mezzo scassato, che al primo intoppo ha se non altro il merito di farle fare la conoscenza di James (Brian Tyree Henry), un meccanico corpulento e di buon cuore con il quale inizia ad instaurarsi un'amicizia di cui entrambi avevano bisogno.

 

 

Il film procede allo stesso ritmo con il quale i due personaggi si aprono l'una all'altro, con due interpreti in gran forma che lavorando in sottrazione sanno scuotere e commuovere, e con il medesimo passo lento e pacato mette lo spettatore di fronte a un confronto tra due solitudini, tra due vite marchiate a fuoco dalla sofferenza: lui roso da un enorme senso di colpa per un incidente che ha cambiato la vita sua e dei suoi affetti più cari, lei a sua volta limitata da quella madre problematica e da un rapporto inespresso con il fratello tossico.

 

 

Se il tema di Causeway è l'elaborazione del trauma subito dalla protagonista in Afghanistan, il nucleo sta nella conseguente presa di coscienza di quali siano i problemi che non solo l'hanno indotta a fuggire lì, ma che ancora, nonostante il corpo e la testa lesi, la inducono ad affermare di volerci tornare. Anziché soffermarsi sulle ferite lasciate dall'esperienza al fronte, la strada intrapresa da Neugebauer è l'indagine delle cicatrici causate dalla vita che l'ha preceduta, che a loro volta sono state alla base di quella scelta, portando a riflettere su come, dietro alla vocazione militare e all'arruolamento verso zone di guerra, possano esserci, umanamente, la volontà di scappare da situazioni di sofferenza o da incomprensioni o rancori incancreniti negli anni.

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