Regia di Teona Strugar Mitevska vedi scheda film
La guerra nella ex-Jugoslavia, trent'anni dopo. Asja, donna di Sarajevo, ormai di mezza età, single, cerca l'anima gemella in un evento d' "amore e felicità", ovvero una giornata dedicata all'incontro con uomini soli. Finirà per incontrare, invece, Zoran, cecchino serbo, che le sparò in una notte di gennaio del 1993, uomo consumato dai rimorsi e in cerca di perdono. Da questo trauma, scaturisce la scintilla di un film interessante ma non pienamente riuscito, collaborazione internazionale, che inizia dalla regista macedone, l'emergente Teona Strugar Mitevska, per finire con fondi che coinvolgono mezza Europa. L'atmosfera giocosa dell'evento cambia lentamente nel dramma, con Asja che riporta tutti i partecipanti, bosniaci, serbi di Bosnia, croati, musulmani, cristiani, ai tempi cupi della terribile guerra interetnica, a rivivere i loro drammi personali, siano essi fisici o psicologici. Un dramma comunque trattenuto, che nonostante le breve durata del film, un'ora e mezza, fatica a prendere forza, nonostante l'estrema bravura di tutti, alle prese con ruoli molto complessi. Lavoro comunque interessante, che riapre una ferita che sarà lunga a guarire, se mai guarirà. Classico film da festival però, che non vedrà mai nessuno, fondamentalmente. E', invece, da recuperare, anche se ben lontano dal capolavoro. A noleggio su Prime Video.
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