Regia di Oliver Stone vedi scheda film
VENEZIA 79 – FUORI CONCORSO
"Nella vita nulla va temuto, ma compreso. (Marie Curie)
Mai come in un momento drammatico e teso come il presente, in cui l’Occidente sta vivendo una crisi energetica legata strettamente al conflitto russo/ukraino, il dibattito sulla opportunità di tornare ad affacciarci ad uno sfruttamento del nucleare, come peraltro già appannaggio di paesi nostri confinanti, Francia in testa, decisamente meno succube del ricatto energetico che paesi come il nostro e la Germania stanno subendo, torna di estrema attualità.
Con il documentario analitico e serrato Nuclear il grande regista americano Oliver Stone, apertamente favorevole allo sfruttamento dell’energia nucleare per il positivo rapporto che presenta tale forma di sfruttamento dell’energia, prova a fornirci prove ed indizi dettagliati su quelle che sono le proprie convinzioni.
Ma, nel farlo, parte dall’inizio, fornendoci una dettagliata e lucida lezione che si presenta come una chiara esposizione delle motivazioni secondo cui la svolta nucleare sia la soluzione per assicurarsi una indipendenza da ricatti economico-politici e nello stesso tempo l’umanità possa finalmente tornare a riservare al pianeta in cui vive una forma di rispetto che finisca per alterarne le caratteristiche fino a rendere la Terra un pianeta non più adatto ad ogni forma di vita.
La materia è trattata con estrema lucidità, in modo diretto, quasi spudorato tramite la voce narrante dell’autore, estremamente documentato, senza inutili tentativi di proselitismo o tanto meno falsi moralismi, rendendo il documentario un manifesto di parte, ma oggettivo, su una ipotesi che, qualunque idea ci si possa esser fatti, non può essere esclusa a priori con alternative che non presentano possibilità concrete di effettivo sfruttamento o riconversione.
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