Regia di Nando Cicero vedi scheda film
Nando Cicero esordì come assistente di Rosi e Visconti, per poi passare alla regia nella seconda metà dei Sessanta con qualche lavoretto sconclusionato e a mediobasso budget; fra questi è presente un tris di spaghetti western comunque non del tutto disprezzabili. Due volte Giuda è uno di essi; le sue forze principali sono l'accoppiata di protagonisti ineccepibili (Antonio Sabàto e Klaus Kinski) e la trama fitta di mistero e di tensione psicologica (componente piuttosto rara per un western, va senz'altro rilevato) che segue una sceneggiatura dell'esperto del genere Jaime Jesus Balcazar. Nel resto del cast - anche per quanto riguarda il versante tecnico - non compaiono nomi di chiara fama e neppure caratteristi abituali del genere, segno che l'impegno produttivo non è riuscito ad andare molto oltre l'assicurarsi il sopra citato duo di interpreti; vanno per lo meno segnalati comunque Aristide Massaccesi come operatore alla macchina e Roberto Pregadio come esecutore della colonna sonora scritta da Carlos Pes. Ma per nessuno di loro si è trattato sicuramente di un lavoro memorabile. 4/10.
Il sicario Luke viene assoldato per far fuori un certo Dingus. Purtroppo Luke ha subito una ferita alla testa, di recente, che lo ha reso smemorato: e quando ritrova Dingus scopre di non poterlo affatto uccidere.
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