Espandi menu
cerca
Morto per un dollaro

Regia di Walter Hill vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 27
  • Post -
  • Recensioni 1460
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Morto per un dollaro

di axe
7 stelle

Sul finire del XIX secolo, l'anziano cacciatore di taglie Max Borlund è assoldato dal ricco Martin Kidd, per recarsi, insieme al soldato di colore Poe, in Messico, ove un altro militare di colore, Elijah Jones, avrebbe condotto Rachel, moglie di Kidd, dopo averla rapita per chiedere un riscatto. Giunto in Messico, nella regione di Chihuahua, Borlund apprende che Rachel è lì per sua volontà in quanto innamorata di Elijah; mentre Martin Kidd si mette in viaggio per il Chihuahua, con l'intenzione di eliminare Elijah, giunge nel villaggio ove soggiorna il gruppo di Max il gambler e pistolero Joe Cribbens, una vecchia conoscenza del cacciatore di taglie. Il signorotto locale, Tiberio Vargas, forte del dominio sul territorio esercitato con intimidazioni e violenza, ritiene di poter controllare la sorte di tutti, ma non gli sarà concesso. Walter Hill, celebre e prolifico regista statunitense dirige un western che non fa rimpiagere i classici del passato; trae da essi ispirazione per realizzare un'opera intelligente, appassionante, dal buon ritmo ed in grado di appassionare fino all'ultima sequenza, in virtù di un finale per nulla scontato. Walter Hill è molto bravo nel caratterizzare i suoi personaggi, ognuno dei quali agisce con motivazioni ben precise le quali regolano i rapporti, questi mai troppo nitidi, con gli altri soggetti. Max Borlund è un bounty-hunter la cui determinazione è "temperata" dalla saggezza maturata nei lunghi decenni di azione nei turbolenti territori della frontiera, cui è stato evidentemente in grado di sopravvivere. Mai apertamente superbo, ma deciso a non arretrare di un passo di fronte ai suoi avversari - anche moralmente - è in grado di prendere le giuste decisioni; Borlund è interpretato da Cristopher Waltz; non perde mai la calma, ha un tono della voce lento ed incisivo. Insieme al cacciatore di taglie opera Alonzo Poe (Warren Burke), un arguto e loquace sergente di colore. Alleata "incidentale" è Rachel (Rachel Borsnahan) donna volitiva, abile maneggiatrice di una pistola Derringer, la quale ha fatto scelte egoistiche e ben chiare. Dapprima ha contratto un matrimonio infelice, pur di godere di un'elevazione sociale; poi ha scelto il vero amore, in spregio alle ipocrite convenzioni sociali dell'epoca, con un uomo di colore, Elijah (Brandon Scott). A ciò si oppone Martin Kidd (Hamish Linklater), marito di Rachel, un poco di buono interessato a tutelare la propria immagine, connessa ad un'elevata posizione sociale. La sua stupida crudeltà ed un'eccessiva sicurezza lo perdono. Altro avversario è Tiberio Vargas (Benjamin Bratt), un classico "satrapo" locale che ritiene erroneamente di poter essere arbitro della sorte di ogni abitante delle terre nei pressi del suo possedimento, anche grazie ad un accordo con la polizia del villaggio. In un sussulto di dignità, tuttavia, i poliziotti messicani rompono l'accordo e lasciano che Max Borlund, Poe ed i loro alleati facciano piazza pulita, in un epico scontro finale. Willem Dafoe interpreta Joe Cribbens, un criminale il cui ruolo rimane in dubbio sino all'ultimo. Freme per affrontare Max, suo vecchio nemico, ma è trattato senza alcun rispetto da Vargas. Alla fine, fa la sua scelta, che non gli porta fortuna. Egli, pur avendone molte occasioni, è un personaggio legato al passato, incapace di migliorare e destinato a seguire Vargas e Kidd. La messa in scena si giova di una fotografia basata su colori caldi ed è accompagnata da un'evocativa colonna sonora ispirata alle sonorità di Ennio Morricone. Non c'è molto di nuovo in questo film; diversi tra gli elementi che caratterizzano i vari sottogeneri delk western sono presenti. C'è il tema della vendetta, e c'è il tema dell'onore; ci sono bounty-hunter, pistoleri ed un signorotto prepotente; ci sono duelli - molto interessante quello condotto con la frusta - ed intensi scontri a fuoco. Su tutti, prevale il tema dell'emancipazione, della quale sono alla ricerca i neri e le donne del racconto - oltre alla focosa  Rachel, in epilogo, vediamo un'anonima albergatrice messicana scatenare una furia imprevedibile - i veri "vincitori morali". Tutti gli elementi sono ben dosati, senza pretenziosità; del resto, Walter Hill ... conosce il mestiere. Mi sento dunque di poter consigliare il film agli appassionati del genere e non solo.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati