Regia di Walter Hill vedi scheda film
Ohhh, il western! E chi se lo ricordava più, in questo tempo di super eroi Marvel e serie tv? Ogni tanto, qui e là, sbucano delle pellicole di genere, come i quadrifogli. Questa volta ci pensa una leggenda del Cinema, ovvero Walter Hill, uno che fra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta ha infilato titoli come "I Guerrieri Della Notte", "I Cavalieri Dalle Lunghe Ombre", "I Guerrieri Della Palude Silenziosa" o "48 Ore", tanto per citare i più famosi. Hill il western lo ha sempre avuto nel sangue e fa bello vederlo tornare sul "border", fra Texas e Messico, alla tenera età di 81 anni. "Morto Per un Dollaro" è puro western: cacciatori di taglie, deserti, assassini, messicani sdentati, duelli, colonna sonora azzeccata, gente che muore cadendo nelle fontane o distruggendo i tavolini dei saloon. Niente di più, niente di meno. Una bella faccia da tagliagole come quella di Willem Dafoe, una meno interessante come quella di Christoph Waltz e una serie di comprimari. per una storia tipica, che trova la sua logica conclusione in una bella sparatoria finale, nella classica cittadina di fine ottocento, stavolta in Messico. Hill dirige un po' con il pilota automatico, nessuno sembra crederci davvero e la fotografia in digitale non va bene, non va proprio bene per il western. Il genere ha bisogno di sporcizia, non di una fotografia così pulita, da sceneggiato televisivo. E anche l'uso dei droni per suggestive riprese aree, lascia il tempo che trova. Boh, alla fine la storia sta in piedi, appassiona il giusto, non più di tanto a dire il vero, e qui e là c'è pure della sana cattiveria, per fortuna. Un'opera nostalgica, che non aggiunge niente al genere, e vorrei vedere, e che resterà nella memoria il tempo di un acquazzone nel deserto del New Mexico. Fatevelo bastare.
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