Due diverse storie d'amore scorrono parallelamente: in entrambe gli amanti vengono ostacolati da forze di tipo diverso, che si tratti della superstizione, del potere o di meccanismi difficili da identificare eppure inevitabili.
Dispersivo e monocorde, risulta abbastanza sonnacchioso nella parte iniziale questo dipinto di un paese schiavo delle tradizioni dove la libertà non ha nessun valore.
Un'opera che, per forza di cose, va valutata non solo per le sue (comunque elevate) qualità cinematografiche, ma anche per la storia di cui si fa preziosa testimonianza: la storia di un uomo e di un artista che ha dedicato (e sacrificato) la propria vita alla militanza e che ha sempre usato la sua arte come strumento di rivendicazione di libertà. 8
È difficile scrivere la recensione di questo film tacendo della realtà infuocata di questi giorni in Iran, dove non le sole donne si ribellano, ma anche i maschi non sono più disposti ad accettare le leggi degli Ayatollah applicate sadicamente dalla “polizia morale” che tortura e uccide senza distinzione di sesso.
Venezia 79. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Il regista Jafar Panahi è ormai nel mirino del regime iraniano da parecchi anni. Ricordo l'emozione quando vidi al cinema "Taxi Teheran" che venne girato con una telecamera nascosta, montata in un anfratto dell'automobile. Panahi si fingeva tassinaro per raccontare il proprio paese senza dare troppo… leggi tutto
79ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2022 – IN CONCORSO
Nella prima scena ci sembra una pellicola su una coppia iraniana che cerca di raggiungere l'Europa dalla Turchia utilizzando passaporti falsi o rubati, ma poi l'immagine si allarga con uno zoom out a rivelarci che quello che stavamo vedendo era lo schermo del computer portatile dal quale… leggi tutto
Jafar Panahi si è trasferito in uno sperduto villaggio ai confini della Turchia per girare il suo prossimo film. A Teheran c’è il suo aiuto regista (BakhtiarPanjei), a cui fornisce tutte le direttive del caso in presa diretta. È ospite di Ghanbar (Vahid Mobasheri) e della madre (NargesDelaram), dai quali ha affittato un piccolo appartamento. Le cose scorrono…
Premessa:
inserisco solo 5 titoli perché la maggior parte dei film li ho visti alla Mostra del Cinema di Venezia. Di questi molti non usciranno mai in Italia e alcuni sono programmati per il 2023 per cui…
La frequentazione di alcuni tra i principali festival cinematografici, nel caso di chi scrive prevalentemente italiani, se si eccettua il più grande e… segue
Una riflessione pacata ma potentissiama sul senso vero della libertà. Pur restando sempre sui binari della commedia (dai toni bonari senza spazio per le isterie), il film affronta temi forti e la deriva liberticida iraniana viene raccontata senza sconti e senza vie d’uscita consolatorie. Il dramma si compie, le frustrazioni si susseguono, l’impossibilità di cambiamento…
Uomini e donne, calpestati nella loro dignità e umiliati nei loro diritti, sono finalmente scesi in piazza sapendo di rischiare la galera e la vita. La voce della cultura occidentale non si è fatta attendere: alle lotte disperate della popolazione iraniana si sono unite le proteste sdegnate e il simbolico gesto di solidarietà del taglio dei capelli. Il nostro…
Venezia 79. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Il regista Jafar Panahi è ormai nel mirino del regime iraniano da parecchi anni. Ricordo l'emozione quando vidi al cinema "Taxi Teheran" che venne girato con una telecamera nascosta, montata in un anfratto dell'automobile. Panahi si fingeva tassinaro per raccontare il proprio paese senza dare troppo…
Quanto vale un film con una coppia di attori noti, benché - sia detto senza offesa - un po' stagionati? Quale è la sua forza d'attrazione? E questo vale anche se si tratta di una commediola "alimentare",…
Ovvero: Il Festival di Venezia 79 ...per tacer del gatto. No, diciamolo subito. Il gran regista filippino Brillante Mendoza non ha partecipato alla… segue
79ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2022 – IN CONCORSO
Nella prima scena ci sembra una pellicola su una coppia iraniana che cerca di raggiungere l'Europa dalla Turchia utilizzando passaporti falsi o rubati, ma poi l'immagine si allarga con uno zoom out a rivelarci che quello che stavamo vedendo era lo schermo del computer portatile dal quale…
VENEZIA 79 – CONCORSO
“Qui non ci sono orsi. E’ la nostra paura che dà potere agli altri”.
Con Panahi e il suo stile di racconto indotto e forzato dalle circostanze di regime, il cinema si trasforma in verità e la verità in narrazione cinematografica.
Due storie d’amore parallele, anzi intrecciate tra loro, riescono in questo splendido No…
Il teorema-Panahi, nell’urgente necessità di un uomo in fuga, nella sua forma più diretta e pragmatica. È un teorema, No Bears, lineare e millimetrico, in cui Panahi gira un film a distanza (simulando azioni dettate da una sceneggiatura) e intanto alloggia in un paesino vicino al confine con la Turchia, dove scatta foto e forse è testimone di qualcosa che non…
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Commenti (5) vedi tutti
Dispersivo e monocorde, risulta abbastanza sonnacchioso nella parte iniziale questo dipinto di un paese schiavo delle tradizioni dove la libertà non ha nessun valore.
commento di gruvierazUn film dove le tradizioni radicate arrivano allo sfinimento mentale (per noi occidentali).
commento di ezioUn'opera che, per forza di cose, va valutata non solo per le sue (comunque elevate) qualità cinematografiche, ma anche per la storia di cui si fa preziosa testimonianza: la storia di un uomo e di un artista che ha dedicato (e sacrificato) la propria vita alla militanza e che ha sempre usato la sua arte come strumento di rivendicazione di libertà. 8
commento di rickdeckardIl caso Iran e il senso della libertà
leggi la recensione completa di siro17È difficile scrivere la recensione di questo film tacendo della realtà infuocata di questi giorni in Iran, dove non le sole donne si ribellano, ma anche i maschi non sono più disposti ad accettare le leggi degli Ayatollah applicate sadicamente dalla “polizia morale” che tortura e uccide senza distinzione di sesso.
leggi la recensione completa di laulilla