Charlie è un professore d’inglese che soffre di grave obesità e tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, che si è allontanata da lui, per cercare un'ultima possibilità di riscatto.
Film ad impianto teatrale. Ottima prova del protagonista. Avvincente fino alla fine. Forse troppi argomenti psicologici da comprendere e un po' forzati. Una discesa agli inferi inesorabile, una volta intrapresa la strada per l'obesità, qualsivoglia ne sia stata la causa.
La toccante prova da Oscar del talentuoso ma bistrattato Brandon Fraser è la punta di diamante di uno struggente dramma intimista che affronta in maniera amara e straziante temi pesanti quali il lutto, la dipendenza, la paternità e la solitudine, accompagnando lo spettatore in un viaggio alla disperata ricerca della redenzione.
Premetto che le storie sui rapporti tormentati genitori/figli non sono il mio genere. Nonostante questo avevo alte aspettative, soprattutto per l'interpretazione di Fraser, che infatti non sono state deluse, ciò che non mi è piaciuto sono i vari personaggi, non mi è piaciuto la caratterizzazione di nessuno, tutti molto stereotipati e sopra le righe
Le contraddizioni di un uomo-balena in una dramma da camera dove misticismo e cruda realtà si fondono in un film non per tutti i gusti, portano le riconoscibili stimmate del cinema provocatorio e controverso dell'autore di Requiem for a Dream. L'amore a quello serve in fondo, a sopravvivere a se stessi.
Personaggi sopra le righe e alcuni difetti tecnici caratterizzano questo dramma tutto sommato interessante e toccante. Peccato per la propaganda omosessuale annessa.
La "balena" Fraser è l'indimenticabile protagonista di un film di per sè non eccelso ma in grado di smuovere anche il più freddo degli spettatori davanti alla fine di un uomo che cerca disperatamente di aggrapparsi al domani per cancellare le brutture del passato
"The Whale" è un tragico ritratto da un interno. Tutto si svolge intorno all'imponente figura di Charlie, che nella sua obesità contiene voglia amare e voglia di morire. Darren Aronofsky dirige con mano sicura, lasciando che i tempi narrativi e la messinscena teatrale trovino da soli il loro equilibrio. Grande prova d'attore di Brendan Fraser.
Aronofsky realizza il suo film migliore. Vera l'esistenza di similitudini con "The Wrestler", ma è una caratteristica, non un limite. Si piange "troppo"? È una storia drammatica e dolcissima. Difficile mantenere un equilibrio asettico: il regista sceglie di stare a fianco della dolorosa umanità del suo protagonista. E che attori straordinari...
Film emozionante e toccante che si regge sulla performance dei suoi attori, su tutti un credibile e convincente Fraser, rinato e premiato con l’Oscar. Aronofsky offre un ritratto delicato di un uomo che lotta per riscattare il passato e dar un senso alla vita. Non tutto è riuscito, ma tra limiti e imperfezioni, il film ha una sua dignità. Voto: 6,5
Dramma umano molto commovente, mette alla brace varie questioni dall'obesità, alla gestione della sofferenza, dalle difficoltà di gestione degli adolescenti e alle problematiche legate alle sette religiose. Voto: 7
"Questo film mi ha messo molta tristezza, e ho provato molte emozioni per i personaggi... Questo film mi ha fatto pensare alla mia vita e poi mi ha fatto sentire felice per la mia”
un film straziante e anti- conformista: il regista usa come pretesto la sofferenza del protagonista per mettere in scena un'opera mondo sull'esistenza. Aronosfky aveva già diretto film in cui la storia passava in secondo piano e qui firma il suo capolavoro.
Forse... in questo film da vedere se amate gli schiaffi in faccia e la poca reticenza... è un po' come quando si entra in una sala cinematografica buia.
Forse... un omaggio/riflessione sul cinema stesso... il nero nasconde, secondo Aronofsky, le sorprese più tragiche ma allo stesso tempo significative che possiamo raccontare.
Buona visione.
Non rimandare a domani quello che puoi/dovresti fare oggi. Questo proverbio lo conoscono tutti, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, per giunta talvolta in burrasca, e quanto parrebbe a portata di mano è in molti casi più facile a dirsi che a farsi, semplice da pensare ma altrettanto complicato – se non addirittura impossibile - da attuare. Certo, ogni… leggi tutto
Lo step immancabile per un “regista estremo” è il melodramma. Non esiste genere più cruento, e Darren Aronofsky, che si è fatto la fama di regista di culto con film di diverso lignaggio (dalle follie esaltanti di mother al moralismo sotterraneo di Requiem for a Dream), forse l’ha capito, forse l’aveva capito già con The Fountain, ma qui decide… leggi tutto
Nonostante l'ottima e convincente interpretazione di Brendan Fraser e un finale assai toccante, è un film che non mi ha né colpito né coinvolto, in quanto risente molto del suo impianto teatrale, il ché (perlomeno per me) lo rende piuttosto lento e, talvolta, pesante. La tensione drammatica non funziona come dovrebbe e alcuni personaggi di contorno non sono… leggi tutto
Oggi Darren Aronofsky compie 55 anni e così anche per lui, che recentemente ha dichiarato di voler girare un biopic su un celeberrimo imbecille iper-sopravvalutato (a quanto pare quindi accantonando l'horror…
Le liste mi piacciono, non mi posso esimire dal farlo in fin dei conti è dal 1995, ma pure prima che le faccio. Le regole sono ben chiare io includo solo i film visti al cinema, raramente mi soffermo su quelli…
Ricollegandomi all'iniziativa promossa da End User lo scorso anno pubblico la mia personalissima lista dei film più significativi del 2023.
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a) film…
Selezione strettamente personale dei migliori film drammatici che ho guardato nel corso della mia vita (non sono in ordine di preferenza).
Playlist in continuo aggiornamento....
Charlie tiene corsi di scrittura online, ma è talmente obeso che preferisce non farsi vedere dai suoi studenti in telecamera e fatica persino a muoversi per casa. A un certo punto, rispunterà nella sua vita la figlia adolescente e piena di rancore, abbandonata anni prima dal padre che ha preferito inseguire l’amore fedifrago per uno studente. Tra improbabili e un po’…
Un uomo di 136 chili si masturba guardando un video porno gay, improvvisamente entra in casa un giovanissimo predicatore della New Life e l’uomo in stato di agitazione gli chiede di leggere un passo da “Moby Dick e la balena bianca” di Melville. Ma non è esattamente Melville. L’uomo sovrappeso si chiama Charlie ed è assistito dalla cognata Liz, insegna…
Un insegnante di inglese obeso e solitario cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, che aveva in passato abbandonato per via di una relazione amorosa con un proprio studente, per avere un'ultima possibilità di redenzione.
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Charlie è un professore di lettere megaobeso che lavora in remoto senza mai spostarsi da casa, per colpa delle sue gravi condizioni di salute. Che sono, però, una sua completa scelta: deluso dalla vita dopo il suicidio del compagno, Charlie ha preferito rinchiudersi nella sua tana per darsi una morte lenta e lontana dagli sguardi altrui. L'unica persona che si occupa di lui…
Con più di 13 milioni di euro guadagnati in sole due settimane di programmazione, continua il dominio di Super Mario Bros. Il film, già opera d’animazione col più alto incasso di sempre e…
E' una grande prova (giustamente premiata con l'Oscar) quella di Brendon Fraser in "The Whale", dove un professore di corsi online vive recluso in casa come una balena spiaggiata, incapace non solo di fronteggiare la sua obesità strabordante ma anche di ricucire quei pochi rapporti umani che si sono via via affievoliti nel tempo. Sarà una figlia ritrovata, con tutto l'odio addosso…
Che Super Mario Bros. – Il film avrebbe ottenuto ottimi risultati al botteghino era una certezza. Nessuno si sarebbe però potuto immaginare un esordio al primo posto talmente folgorante da candidare…
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Un film doloroso. Uno dei più difficili da sopportare, umanamente, fra tutti quelli che ho visto. Aronofsky non è nuovo nello scandagliare il disagio dell'essere umano, basti ricordare "Requiem For a Dream" e "The Wrestler". Generalmente è un regista che tende ad andare sopra le righe, un po' ricattatorio nel cercare la facile commozione, ma in questo piccolo dramma da…
A parte Shazam che consolida la sua prima posizione grazie a una buona media sala, si mantiene al secondo posto L'ultima notte di Amore, alla sua seconda settimana di programmazione. Al terzo posto, beneficiando del…
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Corpi spezzati, spinti oltre i limiti, nutriti di lipidi e imbottiti di medicinali; menti ossessionate dalla razionalità o dalla fede; stati d'alterazione psichica, ansie placate dal cibo o dal dolore: il cinema di Darren Aronofsky ritorna alle proprie tematiche, condensate nel corpo abnorme e deforme del protagonista, un bradipo in cattività, rinchiuso in una…
Dopo aver vinto nel 2008 il Leone d’Oro alla 65° Mostra del Cinema di Venezia con The Wrestler, Darren Aronofsky torna nuovamente al Lido con The Whale, sua prima collaborazione con la blasonata A24, e pellicola in corsa agli Oscar 2023 con ben 3 Nominations, presentato in Italia a partire dal 23 febbraio da iWonder Pictures.
Autore controverso (!) de Il Cigno Nero,…
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Commenti (22) vedi tutti
Film ad impianto teatrale. Ottima prova del protagonista. Avvincente fino alla fine. Forse troppi argomenti psicologici da comprendere e un po' forzati. Una discesa agli inferi inesorabile, una volta intrapresa la strada per l'obesità, qualsivoglia ne sia stata la causa.
commento di iroLa toccante prova da Oscar del talentuoso ma bistrattato Brandon Fraser è la punta di diamante di uno struggente dramma intimista che affronta in maniera amara e straziante temi pesanti quali il lutto, la dipendenza, la paternità e la solitudine, accompagnando lo spettatore in un viaggio alla disperata ricerca della redenzione.
commento di Fanny SallyMadre! insopportabile. The whale straziante e bellissimo
commento di rossoanticoMah, film esagerato in tutto,forse anche volutamente. Voto 5 stiracchiato.
commento di Bladerunner76Premetto che le storie sui rapporti tormentati genitori/figli non sono il mio genere. Nonostante questo avevo alte aspettative, soprattutto per l'interpretazione di Fraser, che infatti non sono state deluse, ciò che non mi è piaciuto sono i vari personaggi, non mi è piaciuto la caratterizzazione di nessuno, tutti molto stereotipati e sopra le righe
commento di Lara89laraLe contraddizioni di un uomo-balena in una dramma da camera dove misticismo e cruda realtà si fondono in un film non per tutti i gusti, portano le riconoscibili stimmate del cinema provocatorio e controverso dell'autore di Requiem for a Dream. L'amore a quello serve in fondo, a sopravvivere a se stessi.
commento di maurizio73Personaggi sopra le righe e alcuni difetti tecnici caratterizzano questo dramma tutto sommato interessante e toccante. Peccato per la propaganda omosessuale annessa.
commento di gruvierazLa "balena" Fraser è l'indimenticabile protagonista di un film di per sè non eccelso ma in grado di smuovere anche il più freddo degli spettatori davanti alla fine di un uomo che cerca disperatamente di aggrapparsi al domani per cancellare le brutture del passato
leggi la recensione completa di galaverna"The Whale" è un tragico ritratto da un interno. Tutto si svolge intorno all'imponente figura di Charlie, che nella sua obesità contiene voglia amare e voglia di morire. Darren Aronofsky dirige con mano sicura, lasciando che i tempi narrativi e la messinscena teatrale trovino da soli il loro equilibrio. Grande prova d'attore di Brendan Fraser.
commento di Peppe ComuneMolto teatrale,e' tutto girato in una stanza,ma non convince in pieno,sembra un po' troppo tutto "preparato",comunque merita una visione.Bravo Fraser.
commento di ezioAronofsky realizza il suo film migliore. Vera l'esistenza di similitudini con "The Wrestler", ma è una caratteristica, non un limite. Si piange "troppo"? È una storia drammatica e dolcissima. Difficile mantenere un equilibrio asettico: il regista sceglie di stare a fianco della dolorosa umanità del suo protagonista. E che attori straordinari...
commento di toni60Film emozionante e toccante che si regge sulla performance dei suoi attori, su tutti un credibile e convincente Fraser, rinato e premiato con l’Oscar. Aronofsky offre un ritratto delicato di un uomo che lotta per riscattare il passato e dar un senso alla vita. Non tutto è riuscito, ma tra limiti e imperfezioni, il film ha una sua dignità. Voto: 6,5
commento di Antonio_MontefalconeGenere "commedia" è proprio bella!!!! Bravi, si vede che siamo bravi...
commento di leporelloDramma umano molto commovente, mette alla brace varie questioni dall'obesità, alla gestione della sofferenza, dalle difficoltà di gestione degli adolescenti e alle problematiche legate alle sette religiose. Voto: 7
commento di GARIBALDI1975Mah o forse boom!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir"Questo film mi ha messo molta tristezza, e ho provato molte emozioni per i personaggi... Questo film mi ha fatto pensare alla mia vita e poi mi ha fatto sentire felice per la mia”
commento di Antonio75Una grande prova di attori per un film riuscito ma con qualche difetto
leggi la recensione completa di siro17Soprattutto a causa del suo impianto teatrale, mi è risultato troppo lento.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiun film straziante e anti- conformista: il regista usa come pretesto la sofferenza del protagonista per mettere in scena un'opera mondo sull'esistenza. Aronosfky aveva già diretto film in cui la storia passava in secondo piano e qui firma il suo capolavoro.
leggi la recensione completa di LkyForse... in questo film da vedere se amate gli schiaffi in faccia e la poca reticenza... è un po' come quando si entra in una sala cinematografica buia. Forse... un omaggio/riflessione sul cinema stesso... il nero nasconde, secondo Aronofsky, le sorprese più tragiche ma allo stesso tempo significative che possiamo raccontare. Buona visione.
leggi la recensione completa di popcornIl film è bello ed emozionante , grandissima interpretazione, ma la storia in se mi ha infastidito.
commento di giulmarLa pesantezza della vita, la leggerezza dell'anima, la grandezza del cuore.
leggi la recensione completa di imperiormax89