Regia di Fulvio Risuleo vedi scheda film
Tarek (Clavenzani), diciassettenne romano di origini asiatiche e figlio di immigrati, sta per recarsi a casa di amici portandosi in tasca l’hashish che – a dispetto della sua recalcitranza – questi ultimi gli hanno chiesto. A bordo dell’automobile che silenziosamente lo segue c’è un poliziotto in borghese (Pesce) che – sotto la minaccia dell’arresto – lo porterà con sé fino all’alba, in una notte brava dalle conseguenze non scontate.
Dopo Il colpo del cane, Risuleo conferma la sua personale idea di cinema con un film che riecheggia in chiave nerissima il Fuori orario scorsesiano. Il detour urbano dei due strepitosi protagonisti (un’incredibile gara di bravura che – da sola – giustificherebbe la visione del film) è lo spunto per mettere in scena un rapporto di pura sopraffazione, ai limiti del sadomasochismo, tra il mite e inerme ragazzo e il mefistofelico e svalvolato poliziotto.
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