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The Son

Regia di Florian Zeller vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su The Son

di alan smithee
4 stelle

locandina

The Son (2022): locandina

AL CINEMA / FESTIVAL DI VENEZIA 79 - CONCORSO
Il celebre drammaturgo francese Florian Zeller torna in veste di regista dopo il successo ed i premi conseguiti con il suo brillante esordio, avvenuto nel 2020 col riuscito e coinvolgente "The Father - Nulla è come sembra".
Alla 79° Mostra del Cinema di Venezia, ove il film ha partecipato nella categoria principale del Concorso, c'era molta aspettativa per questo suo ultimo The Son, produzione anglo-americana che vede coinvolto un cast di prima grandezza, che annovera la presenza di star del calibro di Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, e nuovamente, dopo quel The father che gli ha regalato meritatamente il secondo Oscar, il grande Anthony Hopkins
Nel ruolo del protagonista, ovvero dell'inquieto figlio teenager, è stato in modo appropriato scelto il giovane attore australiano esordiente Zen McGrath, che riesce a rendere palesi lo stress e l'ansia che domina e devasta la vita di un ragazzo reso inerme e depresso dalle sfide che la vita a volte pone come macigni apparentemente insormontabili.

Hugh Jackman, Laura Dern, Zen McGrath

The Son (2022): Hugh Jackman, Laura Dern, Zen McGrath

Messa da parte la tematica della demenza senile, che il bravo sceneggiatore trattò con la dinamica di un thriller sofisticato nel già accennato ed assai riuscito The Father, ora è la volta per Zeller di dedicarsi ad un fenomeno ampiamente dibattuto della depressione che a volte coinvolge e devasta la vita ed i progetti di giovani adolescenti sensibili, colti nella fragilità di una età ove le incognite spesso superano le certezze.
Quando la demoralizzata ex moglie (Laura Dern) del rampante manager con aspirazioni politiche Peter (Hugh Jackman), si presenta nella casa che quest'ultimo divide con la nuova giovane compagna (Vanessa Kirby), per informarlo che il figlio Nicholas non vuole più vivere con lei ma ha intenzione di chiedere al padre di trasferirsi da lui, quest0ultimo, sulle prime, cerca di farlo desistere, conscio anche del fatto che la compagna in stato interessante, avrebbe potuto non gradire una decisione così repentina senza essere dapprima consultata.
Tuttavia, colto anche dal rimorso di poter essere stato un padre troppo assente nell'ultimo, importante periodo di crescita del figlio diciassettenne, l'uomo finisce per convincere la compagna ad accoglierlo.

Laura Dern, Zen McGrath

The Son (2022): Laura Dern, Zen McGrath

Hugh Jackman

The Son (2022): Hugh Jackman

Le cose paiono volgere lentamente verso il meglio, e pure l'approccio verso le inevitabili incognite della vita da parte del fragile e sensibile Nicholas pare migliorato. 
Almeno fino a che tutto, improvvisamente, precipita verso un dirupo senza ritorno.
Il film di Zeller si presenta incalzante e costellato di avvenimenti e situazioni che riescono a portare lo spettatore in uno stato ansiogeno di attesa perenne, ma finisce anche per essere schiavo di situazioni ricattatorie e sin troppo orchestrate a tavolino per risultare digeribili.
Il sipario a cui è relegata questa volta la parte di Anthony Hopkins, riprovevole padre padrone insensibile del protagonista afflitto da sensi di colpa, nonché nonno-aguzzino del giovane complessato, si rivela decisamente fastidiosa, così come tutto il ricatto morale che finisce per accompagnare la vicenda lungo tutto il suo studiatissimo excursus narrativo.
Insomma, dopo una intensa prima parte di presentazione, il film si dipana lungo la strada del melodramma duro e spietato, gestito con sin troppa scaltrezza da un regista e prima ancora sceneggiatore che, stavolta, pur in presenza di un cast di attori magnifici e motivati, non riesce a ripetere la magia creativa ed emotiva che aveva caratterizzato la sua straordinaria opera precedente. 
E il ricordo dei tempi felici di una infanzoa che sembra poi essere stata travolta a seguito della separazione dei genitori di Nicholas, avviene con l'utilizzo di situazioni stucchevoli che davvero sembrano qualcosa di assai estraneo e forzato rispetto all'opera del regista di The Father.
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