Due anni dopo il divorzio dei genitori, il diciassettenne Nicholas non può più vivere con sua madre. Il male di vivere che sente è diventato una presenza costante e il suo unico rifugio sono i ricordi dei momenti felici di quando era bambino. Il ragazzo decide allora di trasferirsi dal padre Peter, che ha appena avuto un figlio dalla sua nuova compagna. Peter prova a occuparsi di Nicholas pensando a come avrebbe voluto che suo padre si prendesse cura di lui ma nel frattempo cerca di destreggiarsi tra la sua nuova famiglia e la prospettiva di un’allettante carriera politica a Washington. Tuttavia, mentre cerca di rimediare agli errori del passato, perde di vista il presente di Nicholas.
Film molto drammatico, interessante per il tema, sempre più presente nel mondo, ottima recitazione di tutti ma in particolare del figlio, ogni tanto troppo lento. Voto 6
Il tragico vissuto personale del regista si avverte e colpisce come Un pugno allo stomaco lo spettatore curioso che improvvisamente si risveglia dal torpore di inutili serie tv viste in streaming e riscopre finalmente le emozioni vissute davanti al grande schermo..
In questo adattamento per il cinema di un'altra pièce teatrale del regista di “The father”, c’è un’altra complessa dinamica familiare. Il film sa ben descrivere le sofferenze dell’essere figli quanto le sicurezze perdute dei padri, e vive delle prove dolenti e mature dei suoi attori; però è un po’ troppo convenzionale, prevedibile e superficiale.
Venezia 79. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
L'eclettico francese Florian Zeller ci ha preso gusto con il mestiere di regista e così, dopo il successo affatto scontato di "The Father" tratto dall'opera teatrale "Le père", ha prodotto e messo in scena per il grande schermo la seconda pièce appartenente alla trilogia dedicata alla famiglia che… leggi tutto
La vita del newyorchese Peter (Jackman) sembra andare a gonfie vele: ha appena avuto un figlio dalla sua nuova compagna (Kirby), la carriera è in grande ascesa, i soldi non mancano. Tutto sembra prendere un'altra piega quando il figlio diciassettenne di primo letto (McGrath) chiede di lasciare la casa materna per andare a vivere con lui. Ma è qui che il mal di vivere del ragazzo -… leggi tutto
Dopo The Father, The Son. Dopo Saint Omer, in concorso a Venezia 79, un altro film in concorso in cui (al posto della maternità) ad essere condizione (malattia?) geneticamente trasmissibile è la paternità, incapace di comprendere e ostinata sempre sugli stessi errori, che sia o non sia corredata da un sentimento amoroso sincero. Florian Zeller perde la struttura cerebrale di… leggi tutto
La vita del newyorchese Peter (Jackman) sembra andare a gonfie vele: ha appena avuto un figlio dalla sua nuova compagna (Kirby), la carriera è in grande ascesa, i soldi non mancano. Tutto sembra prendere un'altra piega quando il figlio diciassettenne di primo letto (McGrath) chiede di lasciare la casa materna per andare a vivere con lui. Ma è qui che il mal di vivere del ragazzo -…
Genitori separati/ragazzo con problemi psichici/decisioni difficili da prendere
Il film e' tutto incentrato sulle vicende di un ragazzo con problemi psichici, che a causa della separazione dei genitori,
il suo comportamento diventa psicotico. Bravissimo il ragazzo che ha interpretato una parte difficilissima.
Questo film mi e' piaciuto molto, l'ho seguito con interesse…
Drammone molto cupo e un po' asfissiante, costruito ad arte e con sopraffina attenzione (soprattutto nella rappresentazione degli interni, sempre un po' grigi e claustrofobici) che spesso, tuttavia, appare un po' artificioso. Come accennavo, è costruito ad arte ma appare spesso fine a sé stesso, interessato a stimolare grande angoscia nello spettatore piuttosto che a provocare…
AL CINEMA / FESTIVAL DI VENEZIA 79 - CONCORSO
Il celebre drammaturgo francese Florian Zeller torna in veste di regista dopo il successo ed i premi conseguiti con il suo brillante esordio, avvenuto nel 2020 col riuscito e coinvolgente "The Father - Nulla è come sembra".
Alla 79° Mostra del Cinema di Venezia, ove il film ha partecipato nella categoria principale del…
Come era prevedibile l’effetto nostalgia ha pagato. E anche bene. Titanic ha monopolizzato il fine settimana e con i suoi 290 schermi ha portato nelle casse della società che lo distribuisce (Walt Disney…
In una settimana in cui ci sono più film fantasma del solito, quelle pellicole che sebbene annunciate poi non risultano realmente programmate in sala in maniera consistente, solo la Last Dance di Magic Mike -…
Venezia 79. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
L'eclettico francese Florian Zeller ci ha preso gusto con il mestiere di regista e così, dopo il successo affatto scontato di "The Father" tratto dall'opera teatrale "Le père", ha prodotto e messo in scena per il grande schermo la seconda pièce appartenente alla trilogia dedicata alla famiglia che…
Ovvero: Il Festival di Venezia 79 ...per tacer del gatto. No, diciamolo subito. Il gran regista filippino Brillante Mendoza non ha partecipato alla… segue
79ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2022 – IN CONCORSO
Dopo il sorprendete esodio The Father con doppio Oscar alla sceneggiatura e all’interpretazione di Hopkins, il drammaturgo Florian Zeller torna alla regia cinematografica con una nuova trasposizione sullo schermo di una suo opera teatrale,…
Dopo The Father, The Son. Dopo Saint Omer, in concorso a Venezia 79, un altro film in concorso in cui (al posto della maternità) ad essere condizione (malattia?) geneticamente trasmissibile è la paternità, incapace di comprendere e ostinata sempre sugli stessi errori, che sia o non sia corredata da un sentimento amoroso sincero. Florian Zeller perde la struttura cerebrale di…
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Commenti (7) vedi tutti
Film molto drammatico, interessante per il tema, sempre più presente nel mondo, ottima recitazione di tutti ma in particolare del figlio, ogni tanto troppo lento. Voto 6
commento di nicelady55Drammone difficile da digerire, intenso e non stucchevole. Voto 4 stelle (2023)
commento di robynestaIl tragico vissuto personale del regista si avverte e colpisce come Un pugno allo stomaco lo spettatore curioso che improvvisamente si risveglia dal torpore di inutili serie tv viste in streaming e riscopre finalmente le emozioni vissute davanti al grande schermo..
commento di generazione-xPsico-dramma familiare. Tutto e' abbastanza prevedibile, ma la recitazione convincente, rende il film molto interessante. voto 7
leggi la recensione completa di filmistaAttori poco credibili (in particolar modo Jackman) in questo lungometraggio sulla depressione fatto di frasi fatte e senza originalità. Mediocre.
commento di gruvierazIn questo adattamento per il cinema di un'altra pièce teatrale del regista di “The father”, c’è un’altra complessa dinamica familiare. Il film sa ben descrivere le sofferenze dell’essere figli quanto le sicurezze perdute dei padri, e vive delle prove dolenti e mature dei suoi attori; però è un po’ troppo convenzionale, prevedibile e superficiale.
commento di Antonio_MontefalconeDrammone costruito ad arte.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti