Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Film visivamente coraggioso e sperimentale che deve tanto all'audace Saul Bass, alle inquietanti musiche dell'indimenticato Jerry Goldsmith, ed alla maestria di Frankenheimer, che a parte alcune scene ridondanti e noiosamente moralistiche, riesce a criticare buona parte dei desideri e dei sogni della classe borghese americana. Critica quel desiderio di irresponsabilità, di vizio (rappresentato con una topica, forse ingenua ma visivamente efficace scena Bacco, Tabacco e Venere), e di libertà.
Ed è qui la bellezza del film, che riesce a trasferire allo spettatore il disagio del protagonista che nell'apparente libertà si viene a trovare solamente in una gabbia più grande.
Film ambiguo ed interessante di un grande cinema Americano che tende ad esser dimenticato.
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