Regia di Paul Mazursky vedi scheda film
Paul Mazursky giunge a "Moon Over Parador" dopo due "fatiche" di medio successo, (Tempest, 1982) e (Down and Out in Beverly Hills, 1986). Ribattezzato "Il dittatore del Parador in arte Jack", questo film si avvale di professionisti di primo piano, che hanno pesato sul discreto successo destinato a soggetti che vogliono unire avventura, romanticismo e commedia in una sola pellicola.
E' un rischio che corrono molti registi, e qualche volta tutto finisce in un fiasco solenne.
La fortuna del film scaturisce dalla istrionica interpretazione di Richard Dreyfuss nei panni di un attore quasi sconosciuto di New York che, alla ricerca del successo definitivo, accetta una parte importante in un film da girare nell'immaginario stato caraibico del Parador.
Tutto va bene, terminano le riprese e la troupe si trattiene per partecipare al Carnevale, spettacolo unico e suggestivo.
Poi Jack scompare. E' stato rapito dal capo della polizia locale, Roberto Strausman (Raul Julia) e costretto a impersonare il dittatore del paese, morto di infarto. Strausman vuole evitare che la notizia si propaghi alla popolazione, causando una rivoluzione.
Jack è quasi paralizzato per la paura, ma poi prevale il suo spirito di attore, e pur sapendo di commettere un atto immorale di imprevedibili conseguenze politiche per Strausman e per se stesso, decide di interpretare il ruolo più importante della sua vita.
Oltre Dreyfuss e Julia, il film si avvale della presenza di Sònia Braga (Madonna Mendez), Jonathan Winters (Ralph) e un impeccabile Fernando Rey (Alejandro). C'è pure una fugace apparizione del cantante Sammy Davis jr. nel ruolo di se stesso.
Ottima la sceneggiatura, curata dallo stesso Mazursky e da Leon Capetanos, e buona la colonna musicale di Maurice Jarre.
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