Quattro ragazze lavorano con un contratto a tempo determinato presso la Global Credit. Caratteri diversi, aspirazioni diverse: Margaret è una tipica "career girl", ma non si ammazza certo di fatica; Paula sogna Hollywood e si atteggia a vamp; Iris, più fatalista, è ben disposta anche nei confronti delle nuove venute; Jane pensa al matrimonio e alla famiglia. Ma i loro rapporti cambieranno.
Note
L'esordio della Sprecher ben sintetizza le caratteristiche di certo cinema indipendente americano, capace di mantenere vivacità e libertà espressiva senza cadere in fastidiosi vezzi autoriali. Una commedia frizzante sul grigiore della vita d'ufficio.
Radiografia acuta e tagliente della monotona, precaria e ripetitiva vita delle impiegate a tempo determinato di una grossa azienda americana (c’è una splendida frase detta dalla più intraprendente e ribelle delle quattro protagoniste, Margaret, che sintetizza al meglio la sua condizione: “Io so che potrei scomparire per settimane e nessuno se ne accorgerebbe!”).… leggi tutto
L'anonima e noiosa la vita d'ufficio di quattro impiegate precarie viene ritratta in questa storiellina in slow-motion che ha il suo punto di forza principale nell'evidenziare lo tedioso squallore di un lavoro spersonalizzante attraverso particolari angolazioni ed obiettivi, e quello secondario nella performance di Parker Posey. Peccato che il film nella seconda parte si limiti a concentrarsi… leggi tutto
“Pieces of Her” - là dove “pieces” sta per i qui senz’altro famigerati flashback utilizzati come una vera e propria side story ed “her” sta per la come sempre in ogni…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Radiografia acuta e tagliente della monotona, precaria e ripetitiva vita delle impiegate a tempo determinato di una grossa azienda americana (c’è una splendida frase detta dalla più intraprendente e ribelle delle quattro protagoniste, Margaret, che sintetizza al meglio la sua condizione: “Io so che potrei scomparire per settimane e nessuno se ne accorgerebbe!”).…
La prima scena è già da incubo: una ragazza in piedi davanti a una scrivania, dietro cui un impiegato legge tranquillamente senza neanche guardarla; solo quando l’orologio da parete segna l’orario di apertura, lui le chiede cosa desidera. Il titolo, vedi caso, significa “quelli che guardano l’orologio” e indica chi lavora svogliatamente, controllando in continuazione quanto manca…
Un ottimo film che poteva far pensare anche ad una commedia più frizzante, ed invece pian piano è andata sempre più nel pensiero delle cose della vita quotidiana, stretta nelle vetrate di un grande ufficio anonimo. Il regista incarna benissimo il cinema indipendente americano e lo ha convalidato in pieno in 13 Variazioni, raggiungendo una maturità ed un senso del racconto di gruppo…
L'anonima e noiosa la vita d'ufficio di quattro impiegate precarie viene ritratta in questa storiellina in slow-motion che ha il suo punto di forza principale nell'evidenziare lo tedioso squallore di un lavoro spersonalizzante attraverso particolari angolazioni ed obiettivi, e quello secondario nella performance di Parker Posey. Peccato che il film nella seconda parte si limiti a concentrarsi…
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Commenti (1) vedi tutti
Altro film carino di cui metà del pianeta ignora l'esistenza… ma com'è possibile che invece facciano soldi tante altre merdate???
commento di RageAgainstBerlusca