Regia di Abdellatif Kechiche vedi scheda film
Arrivato clandestinamente a Parigi dalla Tunisia, Jallel (Bouajila) sta per ottenere la green card quando viene piantato sull'altare della donna di cui si è innamorato. Il fatto gli causa una depressione che lo conduce in una clinica psichiatrica, dove conosce Lucy (Bouchez), una ninfomane che lo fa tribolare. Finale amaro.
Il regista Bechiche è assai abile nel muoversi sul crinale tra melodramma e commedia, dribbla abilmente i luoghi comuni sul musulmano maschilista (il protagonista ci mette pochi minuti a conquistarsi la simpatia dello spettatore) ma calca eccessivamente la mano su vicende sussidiarie che avrebbero potuto snellire il film di una buona mezz'ora, facendone un ritratto significativo sulla vita ai margini degli immigrati clandestini.
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