Jallel, tunisino immigrato clandestinamente a Parigi, si spaccia per rifugiato algerino. Conosce una bella "beur" che, però, lo pianta all'altare. Jallel poi finisce in una clinica psichiatrica dove si innamora di una ninfomane con cui tenta di rifarsi una vita.
Note
Una volta c'era il "neorealismo rosa", ma questo è ancora più rosa. Schermaglie perfette per un Sautet, solo trasposte in un ambiente di marginali. Il regista non pare avere grande forza di sguardo, e fa un uso piuttosto cinico degli attori. Se la Bouchez è sacrificata, il protagonista Bouajila ha un'aria simpatica, la beur Aure Atika è una breve presenza travolgente.
Tunisino immigrato clandestinamente a Parigi, si spaccia per rifugiato algerino. Conosce una bella “beur” che lo pianta all’altare, poi finisce in clinica psichiatrica dove si innamora di una ninfomane con cui tenterà di rifarsi una vita. Il finale è tragico, ma appiccicato, come a bilanciare due ore aggraziate e consolatorie. Una volta c’era il “neorealismo rosa”, ma questo è… leggi tutto
Signori alziamoci in piedi Kechiche e' attualmente uno dei migliori registi prodotti in Francia che faccia film sopra la media sia per contenuti che per capacita' registiche.A parte il capolavoro "La Vita Di Adele" andate a rivedervi il film in questione dove tratta il tema dell'integrazione razziale nei paesi europei in toni che vanno dalla commedia al dramma con un finale che e' un po' un… leggi tutto
Signori alziamoci in piedi Kechiche e' attualmente uno dei migliori registi prodotti in Francia che faccia film sopra la media sia per contenuti che per capacita' registiche.A parte il capolavoro "La Vita Di Adele" andate a rivedervi il film in questione dove tratta il tema dell'integrazione razziale nei paesi europei in toni che vanno dalla commedia al dramma con un finale che e' un po' un…
Arrivato clandestinamente a Parigi dalla Tunisia, Jallel (Bouajila) sta per ottenere la green card quando viene piantato sull'altare della donna di cui si è innamorato. Il fatto gli causa una depressione che lo conduce in una clinica psichiatrica, dove conosce Lucy (Bouchez), una ninfomane che lo fa tribolare. Finale amaro. Il regista Bechiche è assai abile nel muoversi sul…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
Credo che le persone che non si sono ancora cimentate nel vivere in questa città, almeno per un periodo prolungato di tempo, non si possano rendere conto di quanto solo possa essere l'essere umano. Solo in mezzo a…
Tunisino immigrato clandestinamente a Parigi, si spaccia per rifugiato algerino. Conosce una bella “beur” che lo pianta all’altare, poi finisce in clinica psichiatrica dove si innamora di una ninfomane con cui tenterà di rifarsi una vita. Il finale è tragico, ma appiccicato, come a bilanciare due ore aggraziate e consolatorie. Una volta c’era il “neorealismo rosa”, ma questo è…
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