Regia di Nicolas Cuche vedi scheda film
La trama fa pensare al solito film di stampo televisivo dove si descrivono le vicende di una donna rimasta sola con il proprio figlio.
Camille, la protagonista, si trasferisce per un lavoro in un piccolo centro di provincia dove vive anche la sorella più piccola.
La nuova vita, la nuova residenza , non sono per lei e per suo figlio Martin di buon auspicio ma prendono sin da subito una piega sbagliata.
Quello che non ti aspetti da un racconto come questo, è un buon thriller, una storia avvincente dove è presente la figura di Jeff, l’amico virtuale del figlio, lui che sembra non esistere ma che ha una forte influenza sul ragazzino che scompare per poco tempo.
Le apparizioni del misterioso personaggio fanno dannare Camille, una mamma che si preoccupa per il figlio ma dal passato travagliato che una psicologa per pregiudizio va a rinvangare . La cosa più facile e più comoda per gli inquirenti è poi di dubitare delle dichiarazioni della mamma, piuttosto che credere nelle apparizioni e l’esistenza minacciosa di Jeff.
Le indagini vengono svolte a senso unico, Camille risulta un pericolo per il figlio tanto che viene disposto il suo ricovero in una struttura psichiatrica.
Il mio amico Jeff è un buon film francese con Audrey Dana convincente protagonista nel ruolo di Camille, un racconto che scorre bene e che conduce fino ad un finale d’impatto e a sorpresa che poteva magari essere meno frettoloso ma che comunque funziona.
Con un accurata fotografia che ne impreziosisce le scene e la buona prova degli altri attori, nel suo complesso è un film da vedere.
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grazie del consiglio....
Un saluto!
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