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Petites - La vita che vorrei... per te

Regia di Julie Lerat-Gersant vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Petites - La vita che vorrei... per te

di obyone
7 stelle

 

Pili Groyne

Petites - La vita che vorrei... per te (2022): Pili Groyne

 

Camille, teenager ribelle ma ancora legata alla madre da uno spesso cordone ombelicale, viene spedita in un centro specializzato nell'ospitare giovani madri single. Cam ha tentato un aborto clandestino e per questo motivo assistenti sociali e tribunale dei minori, che già seguivano Clo e figlia per altre questioni, dispongono l'allontanamento della ragazza dal genitore irresponsabile. Catapultata in una realtà ignota, in cui tutte le ospiti hanno una storia simile alla sua, Camille porta avanti una gravidanza indesiderata che la rende emotivamente disinteressata e apatica.

 

Pili Groyne, Romane Bohringer

Petites - La vita che vorrei... per te (2022): Pili Groyne, Romane Bohringer

 

Spesso succede che siano le esperienze vissute a suggerire il tema di un'opera prima. Qualunque insegnante di scrittura raccomanderebbe ai propri allievi di parlare di se stessi. Un buon esercizio per mettere alla prova le proprie abilità ed affinare il proprio stile. Il novello scrittore d'altro canto, si sentirebbe al sicuro, protetto dal proprio piccolo universo. La conoscenza della materia permetterebbe al talento in erba di dedicarsi alla forma, sicuro delle proprie conoscenze tematiche.

Julie Lerat-Gersant, che nella sua carriera lavorativa si è occupata di scrittura creativa, ha seguito il consiglio che avrebbe dato ai propri studenti, e per la sua opera prima, "Petites", ha raccolto ispirazione da quanto vissuto nell'ambiente di lavoro. Molto prima di scrivere la sceneggiatura del film Lerat-Gersant organizzava, infatti, laboratori di scrittura presso strutture francesi di accoglienza per madri problematiche. La regista entrò, così, in contatto con una realtà complessa che le suggerì una successiva riflessione, sintetizzata efficacemente nel suo primo film.

 

Pili Groyne

Petites - La vita che vorrei... per te (2022): Pili Groyne

 

Sufficientemente informata delle cose pratiche, leggasi come gestire una casa famiglia e far quadrare i conti con i pochi soldi dello stato e le poche risorse umane messe a disposizione delle ragazze, la regista francese ha il vantaggio di potersi focalizzare sullo stile di regia più adatto a mettere in scena il mondo delle giovani madri. Lerat-Gersant, affascinata per sua stessa ammissione da autori come Cassavetes, Loach e i fratelli Dardenne, prende a prestito dal loro cinema e filma senza orpelli le dinamiche interne al gruppo di adolescenti incasinate e operatori sociali.

Camille, la nuova arrivata, è la macchina da presa con cui l'autrice si addentra pian piano nella casa famiglia mantenendo sempre una certa distanza, fisica ed emotiva, dalle ragazze, la stessa distanza che la sedicenne coi roller mette tra sé e le compagne. Libera dalla necessità di coinvolgere emotivamente il pubblico nella vita disordinata degli ospiti della struttura, la telecamera scruta "dal vero" documentando un quadro desolante di solitudini sparse e sentimenti agonizzanti. Ciò che traspare con estrema chiarezza è la pochezza culturale e la scarsa alfabetizzazione delle ragazze. Non risulta perciò strano che tutte siano finite in un istituto a scontare una gravidanza prematura per la loro giovanissima età. In un ambiente familiare più comprensivo ed accorto le ragazze della volitiva Nadine (Romane Bohringer) avrebbero concluso la gestazione a casa o con una preventiva interruzione nei termini imposti dalla legge. Ma nel mondo tutt'altro che ideale della struttura ogni ragazza deve scontare lo stigma sociale, la reazione rabbiosa della famiglia, pessime condizioni economiche e questioni psicologiche irrisolte spesso generate da violenza e tossicodipendenza. Gli occhi di Cam intercettano, inoltre, le frustrazioni di chi, volenteroso e idealista, cerca di rendere umanamente più semplice il percorso di crescita delle giovani mamme e dei loro neonati.

  

Pili Groyne

Petites - La vita che vorrei... per te (2022): Pili Groyne

 

Questo piccolo film francese presentato al Locarno Festival nel 2022 e messosi in luce, tra tanti film, nella sezione "Cineasti del Presente" potrebbe sembrare l'ennesimo esercizio di stile sulla maternità giovanile. Mi vengono alla mente, tra i più recenti, il francese "17 ragazze", l'americano "Juno", il nostro "Piuma" e, per analisi sociale, il drammaticissimo "Pricious". Nonostante il soggetto, tuttavia, il film di Julie Lerat-Gersant appare tutt'altro che inutile. L'autrice scruta le varie Alison, Laura, Fathou e Camille e ne registra i punti di forza e le criticità comportamentali. E come insegnante ed operatrice che ha lavorato con persone difficili, che richiedono empatia, professionalità e distacco emotivo Lerat-Gersant bilancia equamente i fallimenti ed i successi delle ragazze. Per Alison e Laura la bilancia pende verso i primi. Per Cam i cinque mesi di distacco materno consentono, invece, di guardare alla propria vita con maggior chiarezza, di mettere luce tra se e la madre Cló e di assumersi la responsabilità di una decisione serena e indipendente. La regista non fa sconti, raccoglie ciò che può, incassa qualche sconfitta ma non si lascia sopraffare dalla miseria e dall'ignoranza che serpeggia nella società francese. Qualche donna si lascia trasportare dalla vita (Cló ne è un esempio) ma qualche altra inverte la rotta. Questo film, pur nella sua sobrietà, esalta il coraggio di chi si mette in discussione e riesce a impossessarsi della propria vita.

Il messaggio di speranza con cui l'autrice prende le distanze dai suoi modelli cinematografici rende "Petites" una piccola gemma da scoprire. 

 

Cinema Teatro Santo Spirito - Ferrara

 

Romane Bohringer

Petites - La vita che vorrei... per te (2022): Romane Bohringer

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