Regia di Robert Freeman, William Allen Castleman vedi scheda film
Modesta versione erotica del celebre giustiziere mascherato, prodotta da David Friedman nei primi anni Settanta. Un film potenzialmente interessante, vanificato da una realizzazione al limite dell'amatoriale.
Ciudad De La Reina (Santiago del Cile). Un piccolo villaggio finisce preda del malvagio Luis Bonsario (Jude Farese), feroce dittatore assistito nelle sue scorribande dal sergente Felipo Latio (Bob Cresse), un bandito che non esita ad approfittare sessualmente delle ragazze locali. Tra esecuzioni in pubblica piazza di debitori insolventi e pagamenti in natura delle giovani vergini, il coraggioso spadaccino Don Diego (Douglas Frey) viene incaricato dal padre di prendere posizione, in difesa del popolo. Diego di giorno si finge omosessuale, indossando abiti sgargianti, mentre durante la notte assume l'identità segreta di Zorro, seducendo le donne più belle - tra le quali in particolare Maria (Jacqueline Giroux) - per poi accanirsi contro il regime di Bonsario, facendo giustizia.
Le avventure erotiche di Zorro: Jacqueline Giroux
Sugli schermi cinematografici a partire dal lontano 1920 (Il segno di Zorro, Fred Niblo), il celebre giustiziere mascherato, caro alla tradizione spagnola, ha anticipato i più famosi supereroi mascherati dell'universo Marvel e DC Comics (Batman in primis), restando un idolo ever green, spesso riproposto con aggiornamenti adatti al periodo storico, per intere generazioni. In tempi di apertura al nudo e all'erotismo, nei primi anni Settanta, non poteva che essere David Friedman, sodale collaboratore di H. G. Lewis, a darne una rilettura iconoclasta, offrendone una versione piccante (ma non hard). Con un budget stimato in 75.000 dollari (più o meno lo standard per ogni produzione di Friedman), nel 1972 viene realizzato questo The erotic adventures of Zorro. Se l'idea appare sicuramente vincente, la realizzazione si scontra con limiti pesanti, a cominciare da un cast anonimo (il volto più celebre è quello di Bob Cresse, già intravisto come anziana drag queen nel pessimo House on bare mountain) che offre recitazioni scadenti, per proseguire poi con scenografie poco efficaci, costumi ridotti ai minimi termini e una regia anonima e statica (opera del montatore cinematografico Robert Freeman, alla sua unica direzione in collaborazione con il musicista William Allen Castleman).
Le avventure erotiche di Zorro: scena
Non contribuisce a migliorare l'esito del lungometraggio una sceneggiatura altrettanto terribile, opera dello stesso Freeman in compartecipazione con Mona Lott e Joy Boxe. Contraddistinto da scene di nudo abbondanti, ma stranamente noiose, Le avventure erotiche di Zorro si protrae per un tempo che pare infinito, perdendosi in lunghe e sfiancanti sequenze (quasi inguardabili gli scontri a filo di spada) che potevano essere accorciate di almeno metà tempo. Nemmeno la colonna sonora, a base di snervante flamenco, consente di rendere più movimentato un film che appare, soprattutto oggi, lentissimo e del tutto privo di fascino. A dispetto di un titolo accattivante, in conclusione, questa è una delle meno riuscite incursioni di Friedman nell'erotico, un produttore estremamente prolifico al quale si deve un ampio numero di opere, più o meno d'effetto, che contemplano anche pellicole di culto tipo Blood feast (H.G. Lewis, 1963,) o Ilsa, la belva delle SS (Don Edmonds, 1975). Titolo da non confondere con il simile Le galanti avventure di Zorro diretto da Gilbert Roussel lo stesso anno e uscito anche nelle nostre sale, né con un omonimo hard del 1996 - opera (forse) di Mario Bianchi -, che è stato proposto nel 2014, in anteprima italiana, al "DBCult Film Institute" di Palermo, una fondazione cinematografica fondata da operatori cinematografici indipendenti.
Le avventure erotiche di Zorro: fotobuste
Le avventure erotiche di Zorro: flano pubblicitario
"Giustizia non esiste là ove non vi è libertà."
(Luigi Einaudi)
Trailer
F.P. 28/07/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 102'36")
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta