Regia di Ivan Reitman vedi scheda film
“It’s Evolution, Baby”, cantano i Pearl Jam con trascinante energia. Non avevano ancora visto il nuovo film di Ivan Reitman, il regista di “Ghostbusters”, che in teoria aveva le carte in regola per dirigere questa commedia di fantascienza. Uno scienziato caduto in disgrazia (David Duchovny) e un geologo clone di Eddie Murphy (Orlando Jones), scoprono in un meteorite l’essenza che ha regolato l’evoluzione sulla (e della) Terra. La roccia sprigiona mostri mutanti che allarmano il governatore dello Stato (un debordante Dan Aykroyd) e i soliti militari scimuniti. Entra in scena anche una bella dottoressa (Julianne Moore): sarà lei ad aiutare gli “Evolutionbusters” nella loro riscossa. Reitman pensa alla fantascienza degli anni ’50, fatta di tarantole e formiconi giganti, ma la nostalgia non è più quella di un tempo. I gusti della Generazione X(-Files) sono cambiati alla stessa velocità con cui si modificano le creature del film. Adesso i punti di riferimento sono “Men in Black” e “Jurassic Park”, con gli effetti speciali in digitale e nessun romanticismo. Fracassone, infarcito di trovate banali, esageratamente scatologico, “Evolution” non riesce neppure a mascherare la sua reale ragion d’essere: fare pubblicità a una celebre marca di shampoo.
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