Regia di Alessandro Siani vedi scheda film
Abbastanza divertente,ma purtroppo è difficile credere che un ricco industriale licenzi gli operai solo perché è depresso ed annoiato, ma neanche Frank Capra....
In realtà è un film divertente, e a tratti persino brioso grazie alla verve del protagonista/ regista Siani, ma anche della simpaticissima e brava di Biase(Un po' anemico invece Max Tortora).Ma purtroppo il film, qua e là, ha qualche esagerazione demenziale con alcune gag forzate, decisamente pietose e infantili,adatte ai bambini, eppoi però al contrario, qualche allusione sessuale, per fortuna mai volgare, ma incomprensibile per i più piccini.Insomma uno stile un po' minestrone per accontentare tutte le età.Ma ci sono anche efficaci battute da barzelletta.Comunque questo è uno dei migliori lavori di Siani assieme a "Benvenuti al Sud", e "IL principe abusivo"(che però sono decisamente migliori e più equilibrati di questo). Ciò che però è davvero difficile da digerire, di questi tempi, è credere alla favoletta che un ricchissimo imprenditore decida di chiudere, improvvisamente ed inspiegabilmente, la sua florida azienda, gettando in mezzo alla strada centinaia di dipendenti solo perché si sente solo e depresso e non già per convenienti motivi economici come in realtà, tristemente, succede sempre più spesso in Italia, dove le multinazionali delocalizzano le nostre aziende anche fiorenti.Insomma neanche l'ottimista e buonista per antonomasia Frank Capra avrebbe osato tanto,immaginando una storia così inverosimile ed idiota.Chissà che cosa ne penserebbero K.Loach e S.Brizè ,registi molto sensibili e attenti ai problemi della classe proletaria/operaia.Difficile giocare con la rabbia della gente povera, magari mi sbaglierò ma non credo proprio che Massimo Troisi avrebbe accettato di girare una storia del genere un po' indelicata nei confronti di chi ha perso il lavoro a 50 anni e di chi, come uno dei personaggi del film vorrebbe suicidarsi solo perché ha perso tutto ,casetta,lavoretto e affetti.Detto questo Siani è davvero bravo e simpatico come comico, ma molto meno come regista.Spero che nel suo prossimo film, Siani non parli di schiavi immigrati che compatiscono i ridicoli problemi dei loro padroni, perché poco ci manca.Alla fine è un titolo, che ideologia capitalista a parte, diverte a sufficienza.Affascinante ed insolita, invece la location di Ferrara che, personalmente non conoscevo, anche perché in vita mia, per gravi problemi economici, non ho mai viaggiato ma sicuramente non per questo mi suicidero', anche a rischio di deludere le aspettative di quei politici, praticamente tutti, che non vogliono risolvere i problemi dei lavoratori poveri e dei disoccupati, in fondo Gheddafi e Saddam hanno fatto una brutta fine anche se sempre tardi, eppoi come diceva Fabrizi a Totò nei "Tartassati" si può sempre vincere al totocalcio, non si sa mai.
Su Alessandro Siani: Come sempre bravo e simpatico , ma come regista e autore di soggetti molto meno.Gli do' un' idea: perché nel prossimo film non parli di persone, immigrati ed italiani, che occupano case, da nord sud, non perché sono dei poveri disperati, ma solo per collezionismo o perché va di moda, o magari perché sono dei maniaci tipo cleptomani, chesso' non son mica uno sceneggiatore io ma insomma una specie di seguito di questo assurdo "Tramite amicizia", l'importante che il protagonista sia sempre Siani, perché riesce a salvare qualsiasi ciofeca.
Su Max Tortora: Non mi hai mai convinto granché come comico, ma se poi qui gli danno pure un ruolo assurdo...
Su Maria Di Biase: Peccato che qui non abbia avuto più spazio perché è sempre esilarante.
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