Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
Moretti torna a dirigere un film 'morettiano'. Autocitazionista ma non autoreferenziale, lo riscopriamo cronista severo del presente italiano ed internazionale con i personalismi che gli ricordiamo. Fino alla catarsi finale.
Giovanni dirige senza grande entusiasmo un film politico ambientato nel 56 in Italia.
Contemporaneamente sogna di dirigere una pellicola piu' intimista contrappuntata da canzoni italiane.
Metacinema al quadrato 'farcito' delle nevrosi, tic, scatti umorali e manie che hanno formato l'imprinting del nostro regista piu rappresentativo e 'particolare' degli ultimi decenni. Si respira l'aria di 'Aprile' ma per fortuna la sensazione di deja vu e' quasi nulla. Un aggiornamento ironico sulla visione di un mondo dove Nanni non si trova a proprio agio e che critica con garbo ed ironia.
Un finale che non ti aspetti che ti rasserena e ti fa uscire dal cinema con il sorriso stampato in faccia.
Bravo Nanni
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta