Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
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Addirittura più felliniano che morettiano, rispetto al solito (a mio parere). Ma non è una colpa e mi è piaciuto molto, certamente anche perché voglio bene a Moretti. Voto: 7 (sette).
commento di Roberto MorottiMolto "morettiano", quindi arguto e ironico, ma anche parecchio autoreferenziale
commento di Artemisia1593Niente di nuovo, tutto sembra un poco stantio e già visto rispetto al Moretti conosciuto in altri tempi. E poi i film nel film. Basta. Noioso.
commento di paoscaFilm che sarà anche Politico andante ma in qualche passaggio lascia trasparire addirittura tenerezza : verso la fine una toccante "Voglio vederti danzare" di Franco Battiato che dà un tono migliore alla Pellicola in visione.voto.4.
commento di chribio1Un'opera inspirata, ironica e autoironica, ricca di una poetica malinconia.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn Moretti a volte altalenante ci regala un film che però, poco alla volta, dipana tutta la sua forza espressiva e che rappresenta una sorta di compendio del suo modo di vedere non solo il cinema ma anche tutto il mondo che gli ruota attorno
leggi la recensione completa di galavernaSpazzatura. Poco da aggiungere. Se per i complottismi ogni sciocchezza detta in 5 secondi richiederebbe ore per mostrarne l'infondatezza - e visto l'interlocutore sarebbe solo una perdita di tempo e di energia - ugualmente questo scarto dell'intelletto richiederebbe altrettanta energia sprecata per mostrare quanto altro non sia che spazzatura. 0.5*
commento di Karl78Sono sorpresissimo. Moretti torna a fare il Moretti. Non ci sarà la brillantezza di certi capolavori (d'altronde gli anni passano), ma è un dolce senso di deja-vu. Con un paio di momenti esilaranti (i sabot e il colloquio con Netflix: WTF!!). Non aspettatevi un "Bianca", ma c'è davvero tanto da apprezzare e amare in questo film. Promosso!
commento di silviodifedeGrazie Moretti. La scena finale ci ho visto un pizzico di Fellini.
commento di TreferTAlla fine della fiera, è un film di Moretti: se il regista piace, non si può non vedere il film e pure volergli anche (un po') bene.
leggi la recensione completa di tobanisIl Zol dell'A-Venire.
leggi la recensione completa di mckMoretti sta per fare i conti con la sua "demenza senile"?
commento di iroMi sono addormentato. Una lentezza assurda
commento di iacopo73Un film troppo autocelebrativo...a tratti mi ha creato insofferenza...peccato,sono altre le opere che ho amato del regista.
commento di ezio"Il sol dell'avvenire" è il film più politico di Nanni Moretti, quello in cui il pubblico non può non riflettersi nel privato e al privato non resta che specchiarsi nel pubblico. Si riprendono i tic, le ideosincrasie, le idee e i personaggi di un intera carriera da regista per riflettere sullo stato di salute del (suo) cinema e del (nostro) paese.
commento di Peppe ComuneFilm drammatico, nel senso che mette drammaticamente a nudo la fine intellettuale, registica e soprattutto attoriale di Nanni Moretti, che recita in modo monotono, citando i fasti passati tramite tic, tormentoni ed esternazioni che non hanno alcun legame con la trama, ammiccando al pubblico "di una volta". Ciò che non è ripetitivo è squallido.
leggi la recensione completa di Souther78Un film nel film, originale e strampalato ma che si lascia guardare. Sufficiente.
commento di gruvierazUn Moretti delle origini che vale doppio
leggi la recensione completa di siro17Una lettera aperta al bambino-narciso di settant'anni, moralista lontano dalla realtà tanto da non accorgersi neppure della crisi profonda che da tempo sta insidiando persino il suo matrimonio. Non mi ha convinta.
leggi la recensione completa di laulillaNon sono un fan di Nanni Moretti ma il film mi e' piaciuto molto soprattutto per l'umorismo con cui ha trattato molti temi di certo non leggeri, e per le tante storie parallele che lo compongono e gli danno trama (leggere la bellissima recensione di Fulvio Wetzl per i dettagli!)
commento di LordClambisogna volergli bene a Moretti per sopportarlo, specialmente nella prima parte dove appare quasi una macchietta di se stesso, ma poi l'ottima recitazione degli altri sembra convincerlo a prendere parte anche lui al film, e arriva qualche momento toccante, assieme ad altri (pochi) divertenti
commento di carloz5In 95 minuti sciorina tutto il catalogo del morettismo: la passione politica a sinistra e quella cinefila d'autore, le paturnie e nevrosi intellettuali, il moralismo intransigente: pare che l'autore abbia inteso questo film come una summa di tutti i suoi precedenti. Opera nostalgica, forse di chiusura di una lunga fase, senza dubbio ben riuscita.
leggi la recensione completa di port crosAbbiamo 70 anni (io li ho appena compiuti, lui li compie ad agosto). Ci conosciamo dal 1976, quando mi prestò la Canon super8 muta con cui aveva girato "Io sono un autarchico", gelosamente conservata da Andrea Parlatore, ai tempi assistente di Nanni, per permettermi di concludere il mio super8 di esordio "L'amore è un salto di qualità".
leggi la recensione completa di FulvioWetzlUn film di NanniMoretti per morettiani. Bellocchio ha nella vicenda di Aldo Moro il suo appuntamento mancato con la storia. Da oggi Nanni ha il suo.
commento di mafaraAvvio rigido e sgraziato che rischia di allontanare lo spettatore troppo presto da un film che, invece, via via trova scorrevolezza e alcuni momenti di genialità, sul solco del miglior Moretti. Il 'leone di 'Monteverde' torna all'antico con autocitazioni e omaggi a Fellini e Avati. Cinema nel cinema, anche se Nanni non ha la spontaneità d'un tempo
commento di gerkotaGiovanni che fa film ogni cinque anni e guarda Lola come rito scaramantico vuole gli elefanti in scena l'effige di Trotsky in corteo e non sa che farsene dei 190 paesi di Netflix : Nanni Moretti è tornato con un Capolavoro.
leggi la recensione completa di luabusivoMoretti torna a dirigere un film 'morettiano'. Autocitazionista ma non autoreferenziale, lo riscopriamo cronista severo del presente italiano ed internazionale con i personalismi che gli ricordiamo. Fino alla catarsi finale.
leggi la recensione completa di starbookIn arte l' etica conta più della estetica ? Che idea...
leggi la recensione completa di laszloFilm proveniente dal Pleistocene. Un dinosauro che narra nello stesso modo di 40 anni fa assemblando immagini ad capocchiam e scimmiottando Sorrentino e Fellini
commento di MicliuzAutocelebrazione e poco altro.
leggi la recensione completa di marcelloantonelli1962Ci son libri, film, trasmissioni radio.televisive legate a filo doppio una particolare stagione. Il tentativo di riproporle a distanza di tempo denota o una mancanza di nuove idee e a un tempo una stanca nostalgia di un mondo che non c'è più. Il divertimento, la satira i motteggi al di fuori del contesto nel quale sono nati appaiono solo tristi
commento di gianfry43Moretti sul Moretti privato e professionale. Un riflessivo e ironico film sull’invecchiare, sul Tempo perduto, e sulla difficoltà ad adattarsi al mondo che cambia veloce. Da un passato che lascia delusioni e cadute di certezze, a un presente confuso e caotico, il regista/sceneggiatore prova a reagire alle sconfitte e si apre fiducioso all’avvenire.
commento di Antonio_MontefalconeSulle orme di Fellini, Allen e Truffaut, il bellissimo ultimo film di Nanni Moretti.
leggi la recensione completa di claudio1959Poetico, teorico e delizioso. Tutto ciò che c’è di meraviglioso nel cinema di Nanni Moretti
leggi la recensione completa di Leman