Storie di vita in un palazzo della periferia napoletana che, nel 1987, sta per essere abbattuto per costruire una sopraelevata: tra i suoi abitanti c'è Anna, tredici anni, il desiderio di crescere in fretta per diventare donna come sua madre, e l'incontro con il coetaneo Peppino che la porterà in un mondo diverso dal suo.
Il rischio che si corre nell'ambientare una storia nella difficile periferia napoletana, è quello di rimanere ingabbiato nei consueti cliché criminogeni. Succede anche a "Piano piano", che solo nell'iniziazione alla vita dei due giovani protagonisti trova un minimo di autonomia creativa. Posatore gestisce infatti molto bene il loro talento acerbo.
1987. Nella periferia di Napoli deve passare una sopraelevata. I residenti di un fatiscente caseggiato hanno ricevuto un avviso di sfratto. Tra questi, la quattordicenne Anna (Donnarumma), che vive con la madre (Truppo) e ha una cotta per Peppino (Pirozzi, efficacissimo e straordinario nei chiaroscuri espressivi) il quale - a sua volta - per conto di un piccolo boss locale (Arena, misuratissimo)… leggi tutto
1987. Nella periferia di Napoli deve passare una sopraelevata. I residenti di un fatiscente caseggiato hanno ricevuto un avviso di sfratto. Tra questi, la quattordicenne Anna (Donnarumma), che vive con la madre (Truppo) e ha una cotta per Peppino (Pirozzi, efficacissimo e straordinario nei chiaroscuri espressivi) il quale - a sua volta - per conto di un piccolo boss locale (Arena, misuratissimo)…
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Il rischio che si corre nell'ambientare una storia nella difficile periferia napoletana, è quello di rimanere ingabbiato nei consueti cliché criminogeni. Succede anche a "Piano piano", che solo nell'iniziazione alla vita dei due giovani protagonisti trova un minimo di autonomia creativa. Posatore gestisce infatti molto bene il loro talento acerbo.
commento di Peppe Comune