Regia di Tommy Wirkola vedi scheda film
Notte della Vigilia. Babbo Natale, pur stanco e sfiduciato, fa il suo giro di consegne, scorrendo la lista dei "buoni" cui consegnare il dono desiderato. Giunto presso un'isolata magione, di proprietà della cinica e ricchissima "faccendiera" Gertrude Lighstone, scopre che la stessa è stata assaltata da una agguerrita banda di rapinatori, guidata da un tale che si fa chiamare Scrooge, con l'intenzione di depredare la donna di una grande somme di denaro illecitamente occultata in casa. Direttamente coinvolto negli scontri e preoccupato per la sorte della piccola Trudy, destinataria di un regalo e sequestrata insieme agli altri membri della famiglia, Babbo Natale sceglie di rimanere nella villa ed affrontare uno per uno i pericolosi avversari. "Una Notte Violenta E Silenziosa", di produzione statunitense e diretta dal regista norvegese Tommy Wirkola, è una ben riuscita sintesi tra una classica commedia natalizia ed un film di azione. Il regista mescola ingredienti di entrambe i generi. Appartengono al primo l'atmosfera e le ambientazioni natalizie (esterni innevati; luci ed addobbi ovunque), una situazione familiare difficile che non aspetta che il Natale per essere ricomposta (i genitori di Trudy sono separati; il miglior regalo per la bambina è la loro riunione) e naturalmente ... Babbo Natale. Connotati "importati" dal genere azione sono l'intrusione di malviventim, resi molto pericolosi dal loro essere fuori di testa ed incattiviti dall'evidente disparità sociale del loro ambiente con quello degli ostaggi; l'indole rancorosa del loro capo; le sequenze, ora in "modalità stealth", ora di scontro in campo aperto, che raccontano la lunga contesa tra Babbo Natale ed i rapitori / rapinatori; gli abbondanti spargimenti di sangue. Buona prestazione per David Harbour, l'interprete del "Santa Claus"; il personaggio, apprendiamo, è anziano di centinaia di anni. In origine, egli era un guerriero norreno, un ladrone sanguinario. Poi, neppure lui sa come e perchè - è magìa - s'è ritrovato nelle amichevoli vesti di Babbo Natale, che sfoggia anche in questa occasione, pur non potendo impedire che siano lacerate dai molti colpi subiti ed imbrattate di sangue. Deplora la decadenza dei costumi, soprattutto quelli giovanili, è incline al bere; volgare ed iracondo, non manca di prendersela con le renne che trainano in aria la sua slitta, quasi fossero l'esausto motore di un vecchio autocarro. Ma non tradisce ne' il compito, ne' il ruolo. Si schiera istintivamente a favore dei "buoni"; le dà, ma non manca di prenderle, e conclude l'avventura rinvigorito e relativamente addolcito. Rendono buone interpretazioni anche Beverly D'Angelo, una (neppur tanto) simpatica canaglia; John Leguizamo, Scrooge, un bandito divenuto tale a seguito di una brutta esperienza vissuta in occasione di un Natale e pertanto ostile verso tale festività; la giovanissima Leah Brady, nel ruolo della sveglia e coraggiosa bambina Trudy. Il regista rende, in ogni elemento di questo film, un omaggio ad altre più celebri opere, esempio "Die Hard", "Mamma, Ho Perso L'Aereo" - divertentissima, a tal proposito, la sfida tra Trudy e due tra i rapinatori - o ancora brani musicali che evocano il Natale; film che mostrano sotto un aspetto meno gradevole (ma più umano) il tradizionalmente benevolo Santa Claus ("Babbo Bastardo", "Fatman"). C'è un bel po' di cattiveria nella narrazione, tanto da renderla a tratti grottesca. I "villains" sono stupidamente avidi, oltremodo crudeli, inutilmente sanguinari; ad essi si oppongone un "Bad Santa" che semina morte senza esitazioni, per difendere ostaggi i quali, con l'eccezione di Trudy e della mamma, non lo meriterebbero. C'è qualche carenza nella sceneggiatura, ma è poca cosa; ritmo serrato ed irriverenza coinvolgono lo spettatore fino ad un gradevole epilogo. Ancora un giudizio positivo per un lavoro di Tommy Wirkola, del quale ho precedentemente visto ed apprezzato "Seven Sisters" ed i due "Dead Snow".
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