Regia di Tommy Wirkola vedi scheda film
Volete ridere come i pazzi? Volete schizzi di sangue e vomito? Volete humour nero e parolacce? Volete azione e violenza? E una storia tutto sommato carina?
Tranquilli, non è né South Park né I Griffin né Full Metal Jacket e né Babbo Bastardo 1 e 2, ma nientepopodimeno che Babbo Natale in UNA NOTTE VIOLENTA E SILENZIOSA di Tommy Wirkola.
Il nostro Santa Claus, ormai attaccato alla bottiglia e stanco della piega moderna delle feste natalizie, durante la sua ronda di consegne si ritroverà coinvolto in una rapina con sequestro di persona. Sarà suo il compito di salvare una famiglia tenuta in ostaggio e non solo con la magia del Natale…!
Se lo girava James Gunn questo film, conoscendolo, sarebbe venuto ogni quarto d’ora sulla macchina da presa.
Già dai primi cinque minuti si capisce il concept, l’atmosfera, la piega del film e si ama il protagonista.
Ben venga il tema natalizio, il calore della famiglia, la gioia fanciullesca, i regali sotto l’albero, il nostro Santa Claus e un pizzico di retorica, ma quante volte le abbiamo viste queste cose? Perchè non metterci una situazione coi piedi per terra e senza troppi contesti? Personaggi scritti a tal punto che persino i buoni non sono del tutto degli stinchi di santo? Nemmeno Babbo Natale tra l’altro?
Questo film lo fa’ e con tanta ironia dove non si prende sul serio dove solitamente ci sarebbe da piangere o essere schifati, ma prendendosi i suoi tempi dove un attimo uno vorrebbe capire la storia.
L’azione è bella presente e in due-tre punti è girata da Dio, lo splatter è da contratto ed è divertente e il ritmo c’è tutto. Siparietti comici ben impostati, situazioni sopra le righe, ma che non vanno quasi mai a stonare e momenti dolci e toccanti. Inoltre si va’ a toccare e a perculare il consumismo e il capitalismo di oggi.
Gli attori son bravi, David Harbour è un Babbo Natale che, nonostante la sua tridimensionalità più bilanciata verso il peccaminoso, lascia inviolata la sua natura ed è più concreto. John Leguizamo è strepitoso ed è sempre un piacere rivederlo, anche in un film di Roland Emmerich.
Si può definirlo un trash divertente, ma che ci sta’ tutto, anzi ci voleva proprio di questi tempi dove tutto è buonista, perbenista e rammolista.
Certo, in diversi punti la sceneggiatura è leggermente forzata, ci sono cliché abbastanza telefonati e quel pizzico di retorica rischia un po’ di banalizzare la scena. Infine uno o due piani sequenza in più nelle scene d’azione non mi sarebbero dispiaciuti.
Consigliato per chi volesse trascorrere poco meno di due ore una storia natalizia particolare, sanguinolenta e spassosa.
P.S. Caro Babbo Natale, per quest’anno desidero un kit per pistole e fucili spara-dardi, granate stordenti e una mazza chiodata, così da godermi la settima arte nelle sale e in santa pace. So’ che puoi farlo…!
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