Regia di Claudio Bisio vedi scheda film
Non sarà " La vita è bella " però è carino ....
Nella Roma del 1943 , tre bambini partono a piedi per salvare un loro amichetto ebreo deportato ... A 65 anni suonati Claudio Bisio debutta alla regia senza cercare la via più facile e banale per farlo , lui che è uno dei nomi di punta della nostra commedia popolare . Il film in oggetto infatti ha sì i toni della commedia , ma della commedia amara , non fosse altro che per l' ambientazione durante l' occupazione nazista e la deportazione degli ebrei italiani . Il soggetto trattato , insieme al fatto che i protagonisti sono ragazzetti , è però anche un po' " ruffiano " perchè si sa che l' Olocausto ed i bambini sono generalmente degli argomenti che attirano la simpatia degli spettatori . Le infantili peripezie dei tre bambini sono poi affiancate da un' ingenua sottotrama picaresco-romantica che vede interagire il fratello maggiore di uno dei tre ragazzini , ufficiale fascista , ed una suora dell' orfanatrofio , entrambi sulle tracce dei protagonisti .
Come si vede è tutto molto esile ed infantile , però nel finale Bisio gioca il jolly della commozione con un paio di scene strappalacrime che non lasciano indifferenti . Devo ammettere per una volta che tutti i ragazzetti sono stati bravi e spontanei ; se la cavano anche i giovani Marianna Fontana e Federico Cesari . Gustosa particina per lo stesso Bisio e piccolo cameo per Antonello Fassari . Alla fine per me si merita 6,5 .
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