Difficile essere bambini se attorno a te il mondo è coinvolto in una guerra. Ne sanno qualcosa Cosimo, Italo e Vanda, che durante la seconda guerra mondiale hanno appena dieci anni. L'unica loro certezza è quella di dover partire per una missione di soccorso, quando un loro amico scompare.
Forse Bisio dovrebbe prendere spunto da Pif, che, nel trattare anche con ironia il conflitto, ha svelato realmente questioni degne di interesse e taciute dalla storiografia ufficiale, ma che impongono agli spettatori quesiti scomodi, a partire da: c'erano veramente dei buoni in quella guerra? Era veramente democrazia la nostra? Lo è mai stata?
Difficile ricordarsi l'ultima volta che si è stati bambini e Bisio ci racconta un ambiziosa novella sul come molti non hanno nemmeno vissuto questo momento.
Ottimo e piuttosto sorprendente esordio per Bisio alla regia, con un film sull'infanzia violata dalla guerra in cui si sorride spesso. Davvero bravi i bambini, ci accompagnano in una storia tenera che nel finale assesta un inatteso cazzotto da togliere il sonno. Voto: 4 stelle e mezza (2024)
Claudio Bisio tenta la strada della commedia picaresca per parlare dell'innocenza negata mettendo sullo sfondo la dittatura nazi-fascista. Alcune trovate sono riuscite (come il personaggio di Italo), ma non sempre il film riesce a svincolarsi dalla macchietta e da una messinscena ostentatamente edificante. Niente più che un'opera simpatica.
Nella Roma del 1943 , tre bambini partono a piedi per salvare un loro amichetto ebreo deportato ... A 65 anni suonati Claudio Bisio debutta alla regia senza cercare la via più facile e banale per farlo , lui che è uno dei nomi di punta della nostra commedia popolare . Il film in oggetto infatti ha sì i toni della commedia , ma della commedia amara , non fosse altro che per… leggi tutto
Il dramma della guerra e delle leggi razziali affrontato attraverso una novella avventurosa che vede protagonisti tre giovanissimi ragazzi alle prese con il cercare di essere adulti in anni drammatici. Una storia semplice, lineare, per questo molto scorrevole ed intrigante da seguire, con i giovani attori bravi e simpatici nel recitare le loro parti di "arditi" salvatori dell'amico… leggi tutto
AL CINEMA
Nella Roma del '43, dominata dalla dittatura fascista, quattro bambini di differenti origini diventano amici per la pelle. Uno è Italo, orgoglioso, pingue e pure ingenuo figlio di un ufficiale dell'armata fascista (lo interpreta lo stesso Claudio Bisio in una piccola gustosa parte); al suo fianco il tenero Cosimo, un orfanello che vive col nonno (Antonello Fassari) ed… leggi tutto
L’ultima volta che siamo stati bambini, è la prima prova registica di Claudio Bisio.
Una prestazione discreta, senza picchi particolari ma comunque piuttosto buona. Nulla di sconvolgente.
La storia è presa da un libro, non so dire se è stata di molto modificata in quanto non ho letto il romanzo.
Il film dura meno di due ore e dopo un’inizio un pò…
Nella Roma del 1943 , tre bambini partono a piedi per salvare un loro amichetto ebreo deportato ... A 65 anni suonati Claudio Bisio debutta alla regia senza cercare la via più facile e banale per farlo , lui che è uno dei nomi di punta della nostra commedia popolare . Il film in oggetto infatti ha sì i toni della commedia , ma della commedia amara , non fosse altro che per…
Quello d'esordio alla regia di Bisio rappresenta un ottimo esempio di cinema impegnato. Sì, a raccogliere premi e facili simpatie, evidentemente ben memore della lezione di Benigni, che con il suo film più brutto e meno divertente, ma più compiacente e "politicamente corretto" ha conseguito nientepopodimeno che l'oscar, nonchè la produzione hollywoodiana.…
Italo, Vanda, Cosimo e Riccardo sono quattro bambini che giocano insieme per le strade di Roma durante la seconda guerra mondiale. Un giorno Riccardo viene prelevato insieme alla sua famiglia, in quanto ebreo, e mandato su un treno in Germania. Gli altri tre decidono di seguire i binari a piedi per raggiungere l'amico e riportarlo a casa.
Alla tenera età di 66 anni Claudio Bisio…
Il dramma della guerra e delle leggi razziali affrontato attraverso una novella avventurosa che vede protagonisti tre giovanissimi ragazzi alle prese con il cercare di essere adulti in anni drammatici. Una storia semplice, lineare, per questo molto scorrevole ed intrigante da seguire, con i giovani attori bravi e simpatici nel recitare le loro parti di "arditi" salvatori dell'amico…
Grandi risultati per gli esordienti della settimana, alcuni annunciati, altri meno. Nella prima categoria rientra sicuramente Povere creature! che, grazie alla sua protagonista Emma Stone, il leone d’oro a…
Negli ultimi tempi molti attori italiani sono tentati al cinema dalla possibilità di dirigere un film: il caso più clamoroso è stato quello di "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, mentre l'esordio alla regia di Claudio Bisio con questo "L'ultima volta che siamo stati bambini" è passato piuttosto inosservato e ha incassato la cifra modesta di un milione e…
C'è ancora. Con uno slancio, a questo punto, veramente fenomenale il film di Paola Cortellesi dribbla anche l'attacco di Napoleon e mantiene saldamente il controllo della prima posizione per la quinta settimana…
Ormai è il caso di dirlo. Siamo di fronte a un nuovo fenomeno italiano. I numeri di C’è ancora domani di Paola Cortellesi crescono di weekend in weekend e sono i numeri di un titolo di cartello:…
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Paola Cortellesi fa saltare il banco del box office settimanale con il suo esordio alla regia C’è ancora domani. Il film, storia di una donna nella Roma post-seconda guerra mondiale, con più di un…
AL CINEMA
Nella Roma del '43, dominata dalla dittatura fascista, quattro bambini di differenti origini diventano amici per la pelle. Uno è Italo, orgoglioso, pingue e pure ingenuo figlio di un ufficiale dell'armata fascista (lo interpreta lo stesso Claudio Bisio in una piccola gustosa parte); al suo fianco il tenero Cosimo, un orfanello che vive col nonno (Antonello Fassari) ed…
L’annunciato testa a testa tra Scorsese e la consolidata coppia Scalia-Calagna (più che il regista Gianluca Leuzzi) si è risolto in favore del duo, anche se il cineasta di New York ha tenuto botta…
Se Taylor Swift incontra Nexo Digital il successo è garantito. Mentre L’esorcista – il credente totalizza buoni numeri nonostante le generalmente pessime critiche ricevute, Taylor Swift The Eras…
Torna uno dei personaggi più amati dal pubblico italiano, questa volta dietro la macchina da presa. L’ultima volta che siamo stati bambini segna l’esordio alla regia di Claudio Bisio e viene…
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Commenti (6) vedi tutti
Non sarà " La vita è bella " però è carino ....
leggi la recensione completa di daniele64Forse Bisio dovrebbe prendere spunto da Pif, che, nel trattare anche con ironia il conflitto, ha svelato realmente questioni degne di interesse e taciute dalla storiografia ufficiale, ma che impongono agli spettatori quesiti scomodi, a partire da: c'erano veramente dei buoni in quella guerra? Era veramente democrazia la nostra? Lo è mai stata?
leggi la recensione completa di Souther78Sonnacchiosa commediola con i dialoghi un po' biascicati. Nella seconda parte migliora.
commento di gruvierazDifficile ricordarsi l'ultima volta che si è stati bambini e Bisio ci racconta un ambiziosa novella sul come molti non hanno nemmeno vissuto questo momento.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliOttimo e piuttosto sorprendente esordio per Bisio alla regia, con un film sull'infanzia violata dalla guerra in cui si sorride spesso. Davvero bravi i bambini, ci accompagnano in una storia tenera che nel finale assesta un inatteso cazzotto da togliere il sonno. Voto: 4 stelle e mezza (2024)
commento di robynestaClaudio Bisio tenta la strada della commedia picaresca per parlare dell'innocenza negata mettendo sullo sfondo la dittatura nazi-fascista. Alcune trovate sono riuscite (come il personaggio di Italo), ma non sempre il film riesce a svincolarsi dalla macchietta e da una messinscena ostentatamente edificante. Niente più che un'opera simpatica.
commento di Peppe Comune