Regia di Antonio Manetti, Marco Manetti vedi scheda film
Niente e nessuno è riuscito ad interrompere la carriera criminale del ladro Diabolik e della sua complice e compagna Eva Kant. La ricchezze della città di Clerville sono sotto costante minaccia; l'ispettore Ginko, ormai esperto del modus operandi del ladro ed assassino, dunque, attua un complicato piano per poter incastrare Diabolik. Il poliziotto ottiene un successo parziale, poichè non arresta il ricercato, ma scopre il suo covo principale e si appropria del suo bottino. Diabolik è in fuga e braccato; abbandona Eva Kant, la quale, amareggiata, sceglie di tradire il suo uomo. La fine della carriera del ladro mascherato è prossima, o si tratta di un ennesimo, complesso, progetto criminale, ideato dalla coppia ? Giunge a pochi mesi di tempo dal prequel, il nuovo "Diabolik" dei Manetti Bros. Come suggerisce il titolo, il bandito mascherato, in questo episodio, gioca "in difesa" per buona parte del racconto. Ma solo apparentemente ! Diabolik riesce a contrastare i piani di Ginko adeguando la propria azione all'operato del poliziotto. Non potrebbe cavarsela senza la collaborazione di Eva, la quale fingendosi risentita per un abbandono che in realtà non c'è stato, offre falsamente aiuto all'ispettore. Ginko è poco convinto, ma le costanti pressioni politiche lo inducono a cedere alle richieste di Eva. Altro elemento che lo mette in difficoltà è la presenza a Clerville di Altea, una nobildonna con il quale ha una relazione clandestina. I due vorrebbero uscire da tale condizione, ma sono frenati l'uno dalla dedizione al lavoro, l'altra dall'appartenenza ad una classe sociale ben più elevata. La cattura di Diabolik darebbe coraggio e lustro all'ispettore, ma ciò non avviene; ed anzi, la nobildonna è un'ennesima vittima del ladro. Sebbene sia facilmente intuibile la verità - Diabolik è chiaramente presente in scena, sebbene sotto altro aspetto, ed Eva nel ruolo dell'innamorata tradita in cerca di vendetta è poco credibile - s'instaura una discreta tensione. Ciò a dispetto della recitazione, che non mi ha convinto. Tutti i personaggi si esprimono con poca spontaneità. Sono artificialmente impostati, tanto da lasciarmi immaginare che la cosa sia voluta. Del resto, tutto è finzione, nel film. Diabolik - interpretato, in questo episodio, da Giacomo Gianniotti, meno introverso e "tormentato" del suo predecessore nel ruolo, Luca Marinelli, ma più deciso - può far man bassa di gioielli e denari nella città immaginaria di Clerville sfruttando travestimenti, nascondigli improbabili, marchingegni eccezionali. Eva Kant (Miriam Leone) lo asseconda quasi in tutto e la sua voglia di godersi con una bella vancanza le ricchezze accumulate la rende un pochino più umana del compagno; la nobile ed un po' vanesia Altea (Monica Bellucci) si muove con uno straordinario gioiello al seguito praticamente senza scorta. Il personaggio più convincente è l'ispettore Ginko, interpretato da Valerio Mastandrea, ossessionato da Diabolik e deciso a tutto pur di catturarlo. Ho iniziato a vedere il film con aspettative abbastanza basse; ma non sono rimasto scontento. Non è un'opera di particolare spessore; ma assistere alle mille trovate di Diabolik nell'immaginaria ambientazione di Clerville, con una colonna sonora varia ed evocativa, può essere divertente !
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta