Regia di Roberto Mauri vedi scheda film
Nonostante la confezione approssimativa e la mancanza di nomi di un certo richiamo nel cast, nonostante la trama poco dinamica e altrettanto scarsamente fantasiosa (sceneggiatura firmata dal regista e da Ambrogio Molteni), Wanted Sabata offre onestamente un'ora e mezza circa di modestissimo intrattenimento in salsa western; questa è l'unica cosa positiva che ne si possa dire, però. Si tratta di uno dei numerosi e dozzinali prodotti licenziati frettolosamente da Mauri in quel periodo in cui il 'genere' nel cinema italiano stava sempre più crescendo quantitativamente; si intende non solo lo spaghetti western: e infatti il regista si arrangerà come potrà, negli anni successivi, arrivando perfino al soft core (Le porno killers, 1980, con cui chiuderà la sua carriera). In questa pellicola a disposizione di Mauri c'è un solo nome di medio livello, quello del protagonista Brad Harris: per il resto il cast è composto da semisconosciuti; in onore alla tradizione che vuole lo spaghetti western firmato da pseudonimi anglofoni, il regista qui si fa chiamare Robert Morris. Bruttina, insapore la colonna sonora di Vasili Kojucharov. Ritmo, cazzotti, sparatorie (il tutto diretto senza grosse sbavature), un eroe positivo e un lieto fine preventivabile: altro non c'è. 2,5/10.
Il pistolero Sabata viene condannato all'impiccagione per omicidio. Lui sa di essere innocente, ma pare avere tutto e tutti contro; finchè qualcuno interviene a salvarlo, destando le ire del potente di turno.
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