Regia di Tulio Demicheli vedi scheda film
Un discreto film , il primo Spaghetti Western che parla della Rivoluzione Zapatista ...
Un pistolero americano viene assoldato da un latifondista messicano per eliminare un attivista della rivoluzione zapatista . Ma a volte anche i pistoleri hanno una coscienza ... Il mestierante argentino Tulio Demicheli ha girato molti western , ma questo ha una particolarità : è il primo Spaghetti Western ambientato durante la rivoluzione messicana , e la cosa non rimane nemmeno un po' in sottofondo : lo sfruttamento dei peones e le loro punizioni sono evidenti . Ma questa è una storia che parla anche di redenzione , della possibilità concreta di passare , come in una metamorfosi , dalla parte giusta della barricata , dando uno scopo nobile alla propria vita . E' vero , ci sono un paio di punti in cui la trama non è proprio verosimile , anzi ( soprattutto la finta morte del protagonista !! ) , ma in produzioni del genere non capita di rado .
Manca forse quel forte tocco di ironia che contraddistinguerà quasi tutti i successivi Tortilla Western , qui c' è solo Sancho , con l' aiuto della mammina cardiopatica , a far sorridere ogni tanto lo spettatore . Le locations sono quelle , adattissime , dell' Almeria ed il cast non brilla di nomi pregiati , però abbiamo il gigantesco Claudio Undari ( il Charlton Heston de noantri ! ) sugli scudi , nell' insolita parte dell' eroe positivo . Lo affiancano l' ottimo Fernando Sancho , simpaticamente avido , e la nostra Gloria Milland , in versione alternativa di crudele maliarda . Non malissimo la colonna sonora di Oliver Pina Angel e Lallo Gori . Nel complesso non demerita troppo e può ambire alla sufficienza piena ed abbondante : 6,5 .
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