Regia di Carolina Cavalli vedi scheda film
Piuttosto difficile da capire questo film, direi più che altro sulla solitudine e sul disagio sociale, oserei dire psichico, di certa gioventù di oggi. Gioventù che per fortuna, tuttavia, non rmi pare di iscontrare intorno a me. Con grossi problemi di comunicazione e di integrazione, non solo con le altre generazioni ma anche tra di loro; tanti soldi e tanto potenziale; poco o nulla da fare; e comunque, nel profondo del loro animo, buoni sentimenti di solidarietà ed amicizia che faticano ad esprimersi.
Da notare le continue passeggiate solitarie per viali alberati che sembrano di campagna, mentre il film sembrerebbe ambientato in città (ma esistono davvero posti così?)
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