Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Un pizzaiolo napoletano lavora per le vacanze invernali al nord; una bella tedesca lo tenta, ma lui vuole tornare dalla fidanzata in Campania. Quando rientra a casa, però, la ragazza lo molla, convinta di essere stata tradita. Sarà dura farle capire quanto si sbaglia.
Secondo capitolo delle involontariamente demenziali (dis)avventure amoroso-canore di Nino D'Angelo, diretto ancora da Mariano Laurenti e di nuovo con una sceneggiatura imbarazzante firmata da Piero Regnoli, Francesco Calabrese (produttore del lavoro) e dal regista. D'Angelo non ha imparato a recitare nel frattempo - anche perchè, dato il successo di Un jeans e una maglietta, questo La discoteca viene assemblato frettolosamente e giunge in sala pochi mesi più tardi - e la formula 'vincente' (quantomeno al botteghino) del primo episodio non viene scalfita di una virgola: una trama sentimentale a lieto fine inevitabile, intervallata da gag becere e barzellettistiche a opera della coppia Cannavale/Bombolo, si snoda attorno alle esibizioni canterine del protagonista. Il risultato finale è sostanzialmente inutile e, pur senza accorgersene, parodistico quanto quello di Un jeans e una maglietta; nel cast ancora Roberta Olivieri a interpretare la fidanzata di D'Angelo (anch'essa totalmente priva delle minime basi della recitazione) e la 'new entry' Cinzia Bonfantini. Quantomeno irrituale il ringraziamento, nella didascalia in sovraimpressione prima dei titoli di coda, che il produttore porge al regista, come a voler sminuire il ruolo di quest'ultimo (buffa caratteristica presente anche nel lavoro precedente); in tutto ciò si ricordi infine che la discoteca - da cui il titolo - non c'entra praticamente nulla con l'intera pellicola. Inutile qualsiasi perplessità. 1/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta