Regia di Zach Cregger vedi scheda film
Barbaramente concepiti. Il film ed “ella, la creatura”, uniti dall’essere appunto di una rozzezza e prevedibilità tali che non ci si inquieta neppure per un attimo. In quanto la cosiddetta sceneggiatura presenta tanti e tali buchi narrativi che già dai primissimi minuti gli occhi dello spettatore roteano vorticosamente, incapacitati a credere a ciò che stanno vedendo (portatevi un collirio, non si sa mai…). Sin dai primissimi momenti l’incredulità regna sovrana e l’orecchio fischia per la sonora scemenza delle battute e delle trovate narrative. Sin dai primissimi istanti qualunque costruzione possibile immaginabile della suspense s’infrange rovinosamente contro il muro di cemento armato dell’idiozia e dell’implausibilità maxima. Che bellezza.
Barbarian (2022): Georgina Campbell
Di seguito tenterò brevemente di riportare alcune delle più macroscopiche cretinate viste, per rendere l’idea della magnitudine della stupidità presente nel film e dell’impossibilità totale di immedesimazione nei personaggi:
SPOILER: cominciamo dalla sequenza iniziale, la nostra eroina non si preoccupa di trovarsi in mezzo al nulla, con km di strade scarsamente illuminate e case diroccate (e prima ancora al tempo della prenotazione non ha controllato su internet l’area… ovvio); scopre che qualcun altro sta già occupando la casa prenotata su Airbnb e, vista la pioggia scrosciante, decide dopo un tiremmolla di entrare; va bene, ma poi decide pure di rimanere per la notte con un perfetto sconosciuto che le fa pure credere, notare bene, che tutte le stanze d’hotel di Detroit possano essere occupate per via di una convention di medici;
la notte la nostra si spaventa e trova la porta aperta, ma nonostante tutto il giorno dopo decide di ritornare alla casetta sperduta (peraltro ridicolmente ben tenuta in mezzo alla devastazione), invece di cercare un’altra sistemazione; rimane chiusa nello scantinato e per caso scopre un cunicolo segreto e, come tipico degli horror più insulsi, chiaramente decide di addentrarvisi, salvo poi spaventarsi per via delle macabre scoperte; poco dopo però il prode “coinquilino” ritorna, la libera e decide, ca va sans dire, di andare pure lui a dare un’occhiata e ovviamente non contento va ancora più a fondo scoprendo un nuovo lunghissimo cunicolo completamente buio, luogo dove la nostra, va da sé, lo segue a ruota, seppur riluttante, invece di chiamare aiuto;
fast forward: non si capisce poi mai perché diamine la “mamma mancata” non li rapisca la prima notte, come cavolo abbia fatto, insieme al “padre”, a sopravvivere per decenni là sotto, come si possa essere così dementi come il personaggio macchiettistico dell’attoruncolo hollywoodiano che trovando scantinato e cunicoli prende a misurarli col metro invece di scappare a gambe levate…
FINE SPOILER.
Barbarian (2022): Justin Long
La sedicente rivelazione circa il male che si nasconde nell’oscurità poi è estremamente risaputa e riporta istantaneamente alla memoria un’intera genealogia dell’horror cinematografico, in particolar modo The Descent che in confronto a questo film diventa un capolavoro intramontabile.
Come se non bastasse, inoltre, i dialoghi sono davvero imbarazzanti (vedasi la ridicola scena del vino) e la regia abbastanza invisibile, priva di guizzi, concentrati invece tutti in una sceneggiatura che però li confonde con spruzzi a casaccio di roba buttata lì per far brodo, fino ad una conclusione deludentissima, monocorde e proiettante direttamente il film nel reame della fantascienza più sfrenata (vedasi alla voce “cadute in stile libero da cisterne dell’acqua alte venti metri”).
Gli attori, per quanto in generale convincenti, possono poco di fronte alla miserrima qualità dell’insieme e le affascinanti location di una Detroit arrugginita, abbandonata, bruciata e desolata si dimostrano alla fine l’unico fattore di marginale interesse. E l’unica barbarie è quella del regista-sceneggiatore che ha voluto ad ogni costo sottoporre il pubblico a quest’agonia. Barbaric filmmaking.
Barbarian (2022): Georgina Campbell
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"Non ha controllato su internet l’area".
Non è che bisogna spulciare Street View anche per portar fuori l'umido.
"Tutte le stanze d’hotel di Detroit [...] occupate per via di _una_ convention di medici."
Forse non sai che dopo la crisi Detroit si è ristretta alle dimensioni di Varedo.
Ho resistito per mezz'ora, ho ceduto ai 40 minuti (lei che segue lui: massìperchénno) e mi sono arreso all'evidenza che 'sta cosa VUOLE essere un'immane cagata: chapeau! A quel punto ci si diverte pure, volendo.
Ok, sarò io che controllo sempre, ma se si dovesse trattare di una città come Detroit lo farei per principio: voglio dire, sai che interi quartieri sono abbandonati, ti allontani dal centro e lo stesso non controlli. Bah. Senza contare, ripeto, che per arrivarci passa in mezzo a quartieri praticamente al buio e con case e strade diroccate, di nuovo senza preoccuparsi.
Sulla questione delle stanze, credo di aver letto che siano sulle 5-6000, quindi può anche essere che per una singola mega convention più altri ospiti normali fossero tutte occupate, tuttavia una controllatina giusto un fiatino più accurata invece che 'na sola telefonata probabilmente io l'avrei fatta, poi oh, sarò paranoico.
Ecc. ecc. Tant'è vero che alla fine potrei anche concordare con te: le stupidaggini si accumulano a tale ritmo che si arriva a sospettare l'abbiano fatto apposta, perché parlare solo di sviste... insomma, un po' troppine, eh.
Però non mi ha divertito neppure come "immane cagata" ed anzi annoiato già entro i primi 20-30 minuti. De gustibus.
Speravo che "Forse non sai che dopo la crisi Detroit si è ristretta alle dimensioni di Varedo" fosse una frase sufficientemente scema da far capire che ti stavo dando ragione...
Se Cregger regista & sceneggiatore ci sia o ci faccia lo scopriremo (ma temo di propendere dalla tua parte) con l'opera quarta (le prime due, Miss March e the Civil War on Drugs, non è che m'ispirino molto).
Sì un dubbio m'era venuto che la tua frase fosse ironica. E va beh che posso dire anche la mia risposta non è al 100% seria, nel senso che continua a sembrarmi la cosa giusto un pochetto forzata, ecco.
Non mi ha per niente convinto...partivo da una certa critica che lo ha lodato...ma alla prova dei fatti non ha retto la mia pazienza....bah che dire,questo mostro (femmina) che staziona sotto la casa dove chissa' perche' si infilano tutti con molteplici colpi di scena ripetuti e scontati....grazie del commento
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