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Smile

Regia di Parker Finn vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Smile

di Souther78
1 stelle

L'unica cosa paurosa di tutto il film è l'uomo nero che guida la (bomba ecologica, piena di dannosissimo e pericolosissimo litio, che a contatto con l'aria si incendia) Tesla. Anche perchè, purtroppo, è tristemente vera, considerato il numero di cretini che si sono fatti convincere che salveranno il mondo con le macchinine elettriche.

 
I commenti degli altri utenti provengono - evidentemente - da ragazzini o persone sciroccate da Netflix. Al di là dell'aver combattuto contro il sonno dall'inizio alla fine, a posteriori stento a ricordare perfino di aver visto un film vero e proprio, anzichè, semplicemente, aver ricordato frammenti di altri film. Questo guazzabuglio di pseudo-horror non fa altro, se non inserire in un frullatore tutti - TUTTI - gli stereotipi del genere, frullarli e servirli allo spettatore di turno.
 
Qui l'unica cosa che fa veramente paura è l'uomo nero al volante della Tesla. Fa paura perchè questo è il mondo vero, e non il parto di un qualche individuo, che se fosse stato un algoritmo non avremmo notato la differenza, visto che più che operazione creativa questo film è mera speculazione su tracce altrui.
Il mondo vero, dicevamo, è quello in cui le persone per bene guidano mostri ecologici, bombe a orologeria Tesla. Perchè la propaganda WEF le ha convinte che così salveranno il pianeta. A parte che non c'è nessun cambiamento climatico. A parte che, se ci fosse, sarebbe un fenomeno naturale. A parte che, se ci fosse, sarebbe il riscaldamento a causare l'aumento di CO2 e non il contrario. A parte che queste cose non sono smentibili e chiunque deve saperle le sa, mentre il popolino che si fa prendere per il c..o, mentre gli tolgono la casa, la macchina, la libertà, con la scusa della cattivona CO2.... Ecco, a parte tutto ciò, comunque, chissà come mai praticamente dal 2019 in poi qualunque film vediamo, la solfa è sempre la stessa: coppie interraziali, oppure lgbqt, frigoriferi elettrici su ruote, e la seguente gerarchia: in fondo a tutto gli uomini bianchi, che sono il male, a seguire le donne bianche, che possono essere male o bene, ma comunque inferiori agli uomini neri, che, comunque, sono a loro volta inferiori alle donne nere, mentre tutti sono inferiori ai trans. Ecco, quindi, che ogni scusa è buona per rifilarci trattati morali volti a convincerci di questa inattaccabile verità di fede.
 
Qualcuno dirà, come sempre accade: be', ma questo cosa c'entra con il film. Io risponderò, come sempre: questo non è un film, ma un'opera di propaganda spacciata per intrattenimento, quindi affermarlo e dimostrarlo E' la critica per definizione. Non c'è un altro filo conduttore per interpretare il film, che, come detto, è un taglia e cuci improvvisato di una quantità tale di film e filmetti che non si può nemmeno individuarne uno o due principali.
 
Certo, potrei fare come quelli che spacciano per "recensione" il racconto del film: allora, dunque, c'è questa tizia che per mestiere fa l'usuraia dei cervelli deboli (grazie Biagio!), che si trova in studio una pazza che però non è pazza, bensì maledetta. Questa si taglia la gola e si scopre che, guarda un po', non era pazza ma posseduta. Non si sa bene da chi nè come. A un certo punto la protagonista proverà a scoprirlo, ma il pubblico sarà troppo annoiato, infastidito e assonnato per cogliere quale cristiano 30 anni prima avesse fatto cosa a chissà che povera crista, per poi farla diventare uno spirito inquieto. Fatto sta che la nostra non ne esce e tramanda la maledizione. In tutto questo, dovremmo ca...ci sotto perchè si vede una tizia mezza anoressica ingigantita digitalmente, che dovrebbe fungere da mostro di turno. Fine.
 
Azzo. Complimenti, un capolavoro sublime.
Che possiamo dire degli attori? La protagonista ha un paio di disgustosi nei in pieno zigomo, che cattureranno l'attenzione per tutto il film facendoci domandare: possibile che non abbiano trovato una meglio? Oppure: possibile che non avesse i soldi per toglierseli? Accanto a questa ci sono altri personaggi insulsi, tra cui una che sembra una maestrina anni 50 che dovrebbe fare la sua psicanalista, uno che sembra raccolto dalla strada, rasato, vestito e messo nel ruolo del fidanzato new woke, poi un altro che alla fine non si capisce nemmeno bene chi sia, ma tutto sommato poco ci interessa.
 
Un capolavoro della nostra epoca.
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