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Sartana non perdona

Regia di Alfonso Balcázar vedi scheda film

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La recensione su Sartana non perdona

di giurista81
4 stelle

Nonostante il titolo non siamo alle prese con un sequel della fortunata serie iniziata da Gianni Garko. Il film è difatti del tutto indipendente dal diabolico Sartana di paroliniana memoria ed ha invece molto più in comune con Django e con i pistoleri leoniani.
Lo script non ha nulla di originale, ricalca molte delle situazioni già viste in Per Qualche Dollaro in Più. Ancora una volta abbiamo un'accoppiata di pistoleri che, dandosi una mano a vicenda, eliminano l'intera banda del cattivo di turno asserragliato in un'abitazione con la speranza che i suoi uomini abbiano la meglio sui due rivali. Inoltre abbiamo il tema (proposto più volte in flashback peraltro con un ottimo commento sonoro di De Masi) dello stupro e del suicidio della donna del protagonista, così come la scelta dello stesso di rinunciare alla taglia del capobanda per lasciare il tutto al socio. Non di secondaria importanza sono alcuni dialoghi conditi con la simpatica spacconeria capitolina (su tutti una sequenza in cui Roland invita tre pistoleri a consultare un campionario di bare per scegliere quelle per i loro cadaveri).
Tra le poche cose apparentemente originali si segnala un duello con un solo colpo inserito nella pistola per parte (uno però caricato a salve), soluzione tuttavia già proposta in precedenza da altri spaghetti western.
Resta quindi un prodotto con una confezione discreta, specie per la fotografia di Jaime Deus Casa (molto buona e variopinta negli interni), tanto da annoverarsi  decisamente sopra la media per i canoni dei Balcàzar (qua più ordinato del solito nella regia) e che si avvale di un cast artistico insolito per lo stesso. Se il protagonista è il solito granitico George Martin (truccato in stile Django), a fargli da spalla troviamo l'ottimo Gilbert Roland (dandy doppio giochista che si rivela di gran lunga il migliore della compagnia) proveniente dai western di Castellari e il cattivissimo e scorretto Jack Elam riciclato da C'era una Volta il West di Sergio Leone.  Bravino anche Tony Norton nelle vesti di spalla di Martin. 
Apparizione da comparsa (un minuto circa) invece per Rosalba Neri in un ruolo che si sarebbe potuto offrire anche a una dilettante stante l'assoluta irriilevanza del medesimo.
Solo per i patiti del genere, niente di innovativo.  Voto: 5+

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