Regia di Marco Risi vedi scheda film
TFF 41 - FUORI CONCORSO
Le colpe e le responsabilità dovute a comportamenti sregolati necessitano di adeguate pene in stile contrappasso, attraverso le quali la società tenta di mettere in pratica la sua funzione correttiva, oltre che disciplinare.
Carlo, un ragazzo di c'ero agiato, viziato e sregolato, causa nottetempo , a seguito dei bagordi di una serata sregolata dedicata ad ubriacarsi, un grave incidente d’auto.
A causa di ciò viene condannato a scontare un anno di lavori socialmente utili presso una elegante e rinomata una casa di riposo conosciuta come Villa Bianca. Assieme a lui anche Manuel, un giovane spacciatore colto in flagrante, inizia a scontare la sua pena.
Cercando di restare indenni dai controlli a sorpresa orditi dal perfido direttore della clinica, i due interagiscono con Luisa, infermiera che lavora da anni nella struttura, e che, nonostante la iniziale diffidenza, instaurerà soprattutto nei confronti di Carlo un rapporto a metà strada tra la saggia fratellanza, e quel qualcosa di più che può sfociare un un amore condiviso. Intanto i due malcapitati inizieranno a famigliarizzare con gli anziani ospiti, contribuendo a rendere più allegra la permanenza degli anziani ricoverati.
Molto voluto e pensato dal regista Marco Risi, Il punto di rugiada, il cui titolo si riferisce alla particolare condizione climatica ideale che favorisce, talvolta al mattino presto,il manifestarsi di questo particolare fenomeno climatico, è in film sul pessimismo che spesso accompagna la vecchiaia, a cui si contrappone la più smaccata e spesso irresponsabile vitalità indolente della giovinezza superficiale e piena di sé, costretta dalle drammatiche circostanze a ridimensionare il proprio atteggiamento scostante e spesso decisamente fuori luogo.
Se da una parte il film dimostra come i buoni insegnamenti possano correggere in meglio personalità deviate da vizi e comportamenti fuori luogo, dall'altro la storia risente di un eccessiva retorica di fondo, anche se, nel finale, il film ha la lungimiranza di collegare la vita del pensionato alle drammatiche vicissitudini che colpiranno, proprio di lì a poco, quasi ogni ospite di centri per anziani, a seguito della imminente pandemia da Covid.
Bravi e pieni di verve, gli attori maturi come Eros Pagni, Maurizio Merli, Elena Cotta, Erika Blanc, Luigi Diberti, lasciano spazio con altruismo e buon senso alle giovani leve Massimo De Francovich e Alessandro Fella, ma il film resta un po' sottotono, fin troppo cameratesco ed edificante in certe sottostorie, e privo della vitalità e di quel carattere intransigente e dinamico che siamo da tempo abituati a riscontrare nelle opere, sempre impegnate e specchio realistico e verosimile dei tempi in corso, che hanno caratterizzato la carriera, quasi sempre di tutto rispetto, di Marco Risi.
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