La recensione su Il punto di rugiada

Il punto di rugiada (2023): locandina

Il punto di rugiada (2023): Erika Blanc, Libero Sansovini

Il punto di rugiada (2023): Gloria Coco, Libero Sansovini

Il punto di rugiada (2023): Alessandro Fella, Lucia Rossi

Il punto di rugiada Italia 2023 la trama: Carlo è un ragazzo incosciente pieno di eccessi, che vive una vita al massimo senza alcuna responsabilità. Viene da una famiglia ricca. Una notte provoca un grave incidente d’auto, dove viene rilevato il suo alto tasso alcolemico ed in cui una ragazza rimane sfigurata al volto. Viene condannato ad un anno di lavori socialmente utili da scontare in una casa di riposo “Villa Bianca”. Insieme a lui c’è anche Manuel uno spacciatore colto in flagranza di reato. Luisa la capo infermiera da anni nella struttura insegnerà ai due ragazzi cosa vuole dire la condivisione, il rispetto di cose e persone ed il saper trattare con gli anziani. Dopo aver scontato la pena i due ragazzi cambieranno per sempre il loro sguardo sulla vita e sul mondo intorno a loro. La recensione: Il regista Marco Risi che non vedevo dai tempi di “Cha cha cha” del 2013 realizza un film che è un gioiellino di grande vitalità, molto tenero e con una narrazione calma attenta a tutti i suoi personaggi. Sceneggiato dallo stesso Risi in collaborazione con Francesco Frangipane e Riccardo di Torrebruna. La colonna sonora struggente e commovente è di Leandro Piccioni, con la distribuzione del marchio di qualità “Fandango” di Lino Procacci. Le poesie che vengono lette in alcune scene del film sono di Nelo Risi. Il nostro film pur essendo diverso ricorda un recente film francese “Il peggior lavoro della mia vita” (Maison de Retraite) di Thomas Gilou (2022). Il punto di rugiada è un racconto agrodolce sospeso tra il sorriso ed il dolore, come tanto cinema di Marco Risi. Un film che non si può catalogare in un genere solo, perché tocca tutti i tasti emotivi e psicologici in chiave di commedia amara e gioca con la recente cronaca ai tempi del Covid. La dedica finale è rivolta chiaramente a tutte le vittime anziane della case di riposo falcidiate dal maledetto virus. Un film sulla senilità, non ci sono malati psichiatrici è un racconto sulla vita che inevitabilmente scivola via in modo naturale. Il bel film è suddiviso in stagioni, che corrispondono al periodo esatto che i due protagonisti devono passare facendo i classici “lavori socialmente utili”. È anche un racconto di formazione e cambiamento. Il punto di rugiada è il limbo un passaggio cruciale, che anticipa la venuta della neve e........della vita eterna. Carlo e Manuel sanno che dopo un anno avranno espiato la colpa e torneranno liberi invece “Gli ospiti” della struttura, come vengono chiamati sanno che quella invece è l’ultima fermata “Destinazione Paradiso” ha cantato Grignani in una sua canzone. Risi si muove con padronanza della mdp in questo solco e si concentra sul sentimento e sul cuore. Lo si può definire questo film una dolce parabola sincera capace di catturare l’attenzione del pubblico più sensibile. Sono tutti bravi gli interpreti, ma una menzione speciale per Massimo De Francovich attore di estrazione teatrale che caratterizza al meglio Carlo ed i segni del cambiamento si notano alla fine. Eccellente la bella e brava Lucia Rossi di Città di Castello come la nostra icona Monica Bellucci, che interpreta meravigliosamente il ruolo della capo infermiera Luisa. Attori: Massimo De Francovich, Maurizio Micheli, Erika Blanc, Luigi Diberti, Elena Cotta, Ariella Reggio, Eros Pagni, Alessandro Fella - Carlo, Roberto Gudese