Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
Un bel thriller, senza dubbio ben diretto e ancora meglio interpretato (gli occhioni teneri e l'aria affranta di Ana Torent, ma anche il nerd occhialuto di Fele Martinez). Soffre di un copione forse un po' troppo sfilacciato, tanto che il discorso teorico sulla pornografia della violenza finisce un po' per disperdersi. Resta comunque, oltre che un film inquietante e suggestivo, una seria e per nulla compiaciuta riflessione capace di lanciare un potente monito contro il dominio del commercio sopra ogni principio etico: il pubblico richiede immagini di gente che viene ammazzata sul serio e il cinema fiuta l'affare. Rimangono invece un po' irrisolti gli spunti inerenti all'intrusione delle telecamere nella vita delle persone: il fatto che la protagonista, a un certo punto, si renda conto di essere spiata si rivela una pista narrativa senza sbocchi.
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