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Italia 1982, una storia azzurra

Regia di Coralla Ciccolini vedi scheda film

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La recensione su Italia 1982, una storia azzurra

di mm40
6 stelle

Il racconto dell'epopea della nazionale italiana ai mondiali di calcio del 1982, attraverso le parole di alcuni dei protagonisti sul campo e di alcuni dei cronisti che la vissero dagli spalti e dalle redazioni giornalistiche.


La vittoria dei mondiali del 1982 rimane a oggi, con ogni probabilità, la più rocambolesca e inattesa tra le quattro della nazionale italiana, ma è anche altrettanto fuori di dubbio una tra le più sorprendenti in assoluto nella ormai lunga storia del torneo. Perché gli azzurri non partivano da favoriti e perché esordirono in maniera a dir poco deludente, con tre pareggi consecutivi in un girone decisamente abbordabile; perché il calcio italiano era ancora scosso dallo scandalo del calcioscommesse, che riguardava peraltro il centravanti titolare della squadra, Paolo Rossi, e perché Bearzot, il commissario tecnico, non godeva di buona stampa – come d'altronde la nazionale di per sé. Eppure quella squadra riuscì a sbaragliare lungo il suo cammino superpotenze come l'Argentina di Maradona, il Brasile di Zico e la Germania Ovest di Rummenigge (per tacere della semifinale vinta battendo la Polonia di Boniek e Zmuda), convincendo con un gioco piacevole e tenace. Questo Italia 1982: una storia azzurra racconta quella trionfale cavalcata con le parole dei protagonisti, a quarant'anni esatti di distanza; compaiono perciò sullo schermo Fulvio Collovati, Giancarlo Antognoni, Bruno Conti, Claudio Gentile, Franco Selvaggi, Dino Zoff, Beppe Dossena, Marco Tardelli e Giuseppe Bergomi, con interventi anche da parte di giornalisti che seguirono il torneo come Mario Sconcerti e Darwin Pastorin. Tra tutti gli aneddoti e i ricordi, commuove il racconto di Tardelli che rivela che, durante l'iconica esultanza per il 2-0 in finale, stava pensando ai genitori e al loro parere avverso quando il giovane Marco decise di dedicarsi al calcio professionistico. Confezione curata, durata limitata a 85 minuti; per la regista Coralla Ciccolini si tratta dell'esordio dietro la macchina da presa. 6/10.

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