La recensione su A morte Hollywood!

di supadany

6 stelle

VOTO : 6,5.

Il tempo passa e cambia, così anche da John Waters non possiamo aspettarci la caustica grinta(più che altro per un contesto meno alternativo) degli anni migliori, per quanto questo suo film non scherzi affatto in materia.

Se si riesce ad accettare questo concetto il suo film, sicuramente non imprescindibile, non è affatto male.

Il protagonista (autocitazione?) è un regista alternativo che rapisce, in combutta con i suoi fanatici sostenitori, una starlette hollywoodiana per poi obbligarla a recitare in un suo film.

La storia si riassume in uno spazio limitatissimo, ma quanto vi è attorno, non è poi così banale.

Sbertucciamenti vari colpiscono il bersaglio (anche quando i film in questione si amano), l’equilibrio tra l’affondo al cinema mainstream ed un clima goliardico era difficile da conseguire, ma sostanzialmente vi riesce.

Soprattutto l’ironia non manca affatto e ci si diverte tranquillamente, sempre se si accetta un contesto per nulla limpido e pulito.

Quello di Waters rimane un cinema di nicchia, destinato a pochi e soprattutto a dividere, nel bene e nel male (ci sta tutto e lui mi sembra assolutamente in grado di stare al gioco).

Nel complesso, tutt’altro che perfetto, ma con squarci propri di una genialità oggi non più costante, ma che fa sempre bene non dimenticare.

Soddisfacente nel complesso.