Regia di Agnès Varda vedi scheda film
Il film della Varda racconta qualcosa di simile alla metamorfosi di una farfalla in bruco, descrivendo la felicità che anche tale passaggio di stadio alla rovescia può generare. Tutto intorno a Cléo (ma il suo vero nome è Florence) si muove una Parigi indifferente e partecipe – quindi vera – come neppure i “giovani turchi” della Nouvelle Vague sono riusciti a ritrarre.
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