Una cantante aspetta un referto, sicura di essere molto malata. D'un tratto, nella sua vita di ragazza egoista e viziata, s'insinua una nuova emozione che le apre gli occhi: la paura della morte. Quel giorno nota anche lei parecchie cose, alle quali non aveva badato prima.
un gran bel lavoro,semplice e sincero....e solo all'ultimo minuto verra' svelato l'esito delle analisi mediche della protagonista...ma nel frattempo scoprirete altre cose....un gioiello...davvero un gioiello.
Una cantante scopre di essere malata, in attesa di conoscere la gravità del suo male, la sua quotidianità si modifica e adatta all'ambiente, assorbendone ogni sfumatura e costringendo lo spettatore a esserne partecipe passivo. Film molto complesso, pur nella semplice messa in scena.
Un film simbolo della Nouvelle Vague, capace di giocare con le abitudini consolidate del fare cinema sottoponendole alle nuove esigenze creative. Si segue per novanta minuti circa la camminata ondivaga di Cléo, che muta con il mutare dell'umore e il sopraggiungere di nuovi sentimenti. Un film che ritrae la vita, in tutta la sua varia umanità.
2 ore di una donna e una città condensati in 90 minuti di profonda spontaneità cinematografica. il siparietto cantato tra la Marchand e il compositore della colonna sonora Legrand rimane inarrivabile, così come il cortometraggio muto e comico inserito nel film, che vede come protagonisti Godard, Karina, Constantine e Brialy.
Tributo modestissimo, ma affettuoso e riconoscente, all' opera di Agnès Varda che sempre mi ha comunicato emozionanti riflessioni sul tempo che inesorabile passa, sullo sgomento per l’ineluttabilità della fine, insieme alla gioia di vivere, “fino all’ultimo respiro”, il grande e misterioso dono che è la nostra vita.
Ad Agnès Varda, la splendida novantenne signora del cinema francese, grande regista e grande fotografa, scomparsa qualche giorno fa, dedico la recensione di questo suo primo, bellissimo film
Florence, in arte Cléo (Corinne Marchand), è una giovane e bella donna, cantante radiofonica di successo, che si è recentemente sottoposta ad alcuni esami clinici di… leggi tutto
Opera seconda di Agnes Varda, "Cleo dalle 5 alle 7" è un film prezioso, intelligente e profondo che racchiude il meglio della lezione della Nouvelle Vague allora dominante, girato praticamente in contemporanea a "Lola" di Jacques Demy, marito della Varda, di cui sembra riproporre numerose costanti stilistiche. La scelta di girare un film in tempo reale e di rifiutare l'ellissi allora…
Due ore nella vita di Florence alias Cléo, giovane cantante di successo, nell’attesa di conoscere l’esito delle analisi su un tumore: consulta una cartomante, compra un cappellino, si ferma al bar con la sua assistente, riceve le visite del maturo amante e degli autori che le sottopongono nuove canzoni, va a trovare un’amica che posa nuda in una scuola d’arte,…
Uno di quei film che quasi ti costringe a dargli 4 stelle, e uso il termine costringere perché a me non è piaciuto. Soggettivamente l'ho trovato lento, noioso, palesemente artefatto (alcune scene sembravano più teatrali che cinematografiche), ma andando a guardare i valori oggettivi, c'erano valenze positive, innegabili. Lo scopo della regista era chiaramente…
Come comunichi la tua consapevolezza della mortalità?
E’ la domanda che qualunque artista si porrebbe se decidesse che è il soggetto della sua opera.
Agnés Varda risponde con il suo primo film, nel 1962, e lo fa con leggerezza di tocco e profondità di visione
Ci sono film che invecchiano e altri no.
Cleo è sempre contemporaneo.
Il titolo segna il…
Quando si resta perlopiù a guardare la vita che scorre piuttosto che decidere di viverla per intero. Per scelta, per costrizione, per timidezza, per evidente inettitudine alla competizione. Quando poi succede…
Da amante degli animali, e in particolare dei gatti...
una lista di film per giocare con queste splendide creature, animali affascinanti, misteriosi e liberi, che ci concedono il privilegio della loro amicizia, mentre…
Ad Agnès Varda, la splendida novantenne signora del cinema francese, grande regista e grande fotografa, scomparsa qualche giorno fa, dedico la recensione di questo suo primo, bellissimo film
Florence, in arte Cléo (Corinne Marchand), è una giovane e bella donna, cantante radiofonica di successo, che si è recentemente sottoposta ad alcuni esami clinici di…
Pochi giorni fa, il 29 marzo, all’età di 90 anni, è morta Agnès Varda, figura centrale del cinema d’Oltralpe. Antesignana della Nouvelle Vague, regista e documentarista, moglie e…
Che sia un appassionato del cinema della Nouvelle Vague è ampiamente risaputo nel giro delle mie amicizie. Purtroppo però il passaparola ha prodotto come sempre i suoi imprevedibili effetti e da…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Il film si svolge tutto in un’ora e mezza e la durata del film corrisponde agli eventi che accadono in quel piccolo intervallo di tempo. Il termine, ormai non più usato “dalle 5 alle 7” si riferisce a quella parte del giorno, dopo le ore di ufficio, in cui prima di tornane a casa che persone che avevano una storia d’amore clandestino si incontravano. Qui…
ispirato dalla canzone cantata dal personaggio di domergue nell'ultima fatica di tarantino ho voluto raccogliere in questa playlist i film in cui qualche personaggio arricchisce o rende memorabile una scena…
Titolo e struttura del film potrebbero suggerire un parallelo con "Vivre Sa Vie" di J.L.Godard. L'inventiva registica invece pare derivata dal miglior Resnais, che in quegli anni stava letteralmente rifondando il linguaggio cinematografico, scomponendone la sintassi. Tuttavia, se devo trovare un film "gemello" al capolavoro della Varda, mi viene in mente un solo titolo: "Fuoco Fatuo" di Louis…
Il film della Varda racconta qualcosa di simile alla metamorfosi di una farfalla in bruco, descrivendo la felicità che anche tale passaggio di stadio alla rovescia può generare. Tutto intorno a Cléo (ma il suo vero nome è Florence) si muove una Parigi indifferente e partecipe – quindi vera – come neppure i “giovani turchi” della Nouvelle Vague…
VOTO 7/8 SOSPESO Bell’esempio di Nouvelle Vauge con stile virtuoso e visionario (eccellenti piani sequenza) con dialoghi ottimamente scritti. Cleò è bellissima (il viso della Marchand è di una bellezza folgorante) e riesce a dare al film quel tono malinconico, pigro che poi è la sua particolarità. Anche la love story condotta secondo dettagli malinconici…
Maghi, fate, fattucchiere. Imbroglioni e iniziati. Potentissimi e ridicoli, spettacolari e nascosti. Di recente - vedi il film su Houdini in sala - la fascinazione dell'incantesimo protonovecentesco ha colpito il…
"Spesso il male di vivere ho incontrato:/era il rivo strozzato che gorgoglia,/era l'incartocciarsi della foglia /riarsa, era il cavallo stramazzato." (E. Montale)
Pellicole indimenticabili, che parlano del tedio del…
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Commenti (10) vedi tutti
un gran bel lavoro,semplice e sincero....e solo all'ultimo minuto verra' svelato l'esito delle analisi mediche della protagonista...ma nel frattempo scoprirete altre cose....un gioiello...davvero un gioiello.
commento di ezioper fortuna solo dalle 5 alle 7 (anzi, le sei e mezza...) :-(
commento di Artemisia1593A parte il Tema trattato non è che mi abbia molto impressionato,anzi ... ! voto.4.
commento di chribio1Una cantante scopre di essere malata, in attesa di conoscere la gravità del suo male, la sua quotidianità si modifica e adatta all'ambiente, assorbendone ogni sfumatura e costringendo lo spettatore a esserne partecipe passivo. Film molto complesso, pur nella semplice messa in scena.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloCome comunichi la tua consapevolezza della mortalità?
leggi la recensione completa di yumeUn film simbolo della Nouvelle Vague, capace di giocare con le abitudini consolidate del fare cinema sottoponendole alle nuove esigenze creative. Si segue per novanta minuti circa la camminata ondivaga di Cléo, che muta con il mutare dell'umore e il sopraggiungere di nuovi sentimenti. Un film che ritrae la vita, in tutta la sua varia umanità.
commento di Peppe Comune2 ore di una donna e una città condensati in 90 minuti di profonda spontaneità cinematografica. il siparietto cantato tra la Marchand e il compositore della colonna sonora Legrand rimane inarrivabile, così come il cortometraggio muto e comico inserito nel film, che vede come protagonisti Godard, Karina, Constantine e Brialy.
commento di giovenostaTributo modestissimo, ma affettuoso e riconoscente, all' opera di Agnès Varda che sempre mi ha comunicato emozionanti riflessioni sul tempo che inesorabile passa, sullo sgomento per l’ineluttabilità della fine, insieme alla gioia di vivere, “fino all’ultimo respiro”, il grande e misterioso dono che è la nostra vita.
leggi la recensione completa di laulillaVoto 5. [18.02.2012]
commento di PPCosa rimarrà della morte quando la vita ci avrà lasciati?
commento di michel