Nicola scopre quale arcano sortilegio trasformi i contadini di una zona rurale in truci morti viventi. C'è di mezzo lo zampino di una strega, ma nessuno crede alla stramba verità. Così Nicola si ritrova emarginato da tutti, poi rinchiuso in manicomio, dove in preda al delirio ucciderà la fidanzata.
Note
Misconosciuto horror di Giorgio Ferroni ("Il mulino delle donne di pietra"), un tardo gotico all'italiana che avrebbe meritato maggiore attenzione anche da parte degli appassionati del genere. Tratto dal romanzo di Tolstoj "I Wurdalak", "La notte dei diavoli" trasuda atmosfere alla Mario Bava.
Interessante horror che si colloca nella via intermedia delle produzioni italiane di genere, rielaborando in maniera originale il tema gotico con l'imminente (nel 1972) tendenza splatter...
Ho rivisto il film nel 2002 dopo una ventina d'anni dalla prima visione e nonostante me lo ricordassi molto bene, mi è piaciuto ancora moltissimo. Tensione alle stelle.
Un uomo è ospite di una clinica psichiatrica, nella quale è giunto in condizioni di totale abbattimento fisico e morale, al punto che i medici non riescono a definirne identità e nazionalità. Fintanto che una ragazza jugoslava - Sdenka (Agostina Belli) -, dopo averne visto una foto in un giornale, sostiene trattarsi di Nicola (Gianni Garko), un imprenditore… leggi tutto
Rimasto in panne con l'auto in una zona boschiva della Jugoslavia, Nicola (Gianni Garko) viene ospitato da una strana e superstiziosa famiglia di contadini che vive isolatissima nei boschi. La notte sbarrano porte e finestre, per paura di qualcosa che si muove nella notte... Secondo dei due horror diretti dall'artigiano Giorgio Ferroni dopo il notevole IL MULINO DELLE… leggi tutto
Un uomo è costretto a fermarsi, causa guasto alla macchina, in una casa di campagna. Aleggia una strana atmosfera qui: non solo gli abitanti del posto credono nell'esistenza dei morti viventi, ma strani fenomeni sanguinolenti cominciano a verificarsi. L'uomo precipita molto presto nell'incubo e nel delirio.
Penultima regia di Giorgio Ferroni, a quasi quarant'anni dagli esordi… leggi tutto
L'angolo del libro / 9
I due volti del terrore - La narrativa horror sul grande schermo (*****) di Michele Tetro e Roberto Azzara / Odoya
"Col sopravvenire della parola i…
Rimasto in panne con l'auto in una zona boschiva della Jugoslavia, Nicola (Gianni Garko) viene ospitato da una strana e superstiziosa famiglia di contadini che vive isolatissima nei boschi. La notte sbarrano porte e finestre, per paura di qualcosa che si muove nella notte... Secondo dei due horror diretti dall'artigiano Giorgio Ferroni dopo il notevole IL MULINO DELLE…
Un uomo è ospite di una clinica psichiatrica, nella quale è giunto in condizioni di totale abbattimento fisico e morale, al punto che i medici non riescono a definirne identità e nazionalità. Fintanto che una ragazza jugoslava - Sdenka (Agostina Belli) -, dopo averne visto una foto in un giornale, sostiene trattarsi di Nicola (Gianni Garko), un imprenditore…
Quasi dieci anni dopo "I tre volti della paura" di Bava il regista Giorgio Ferroni decide di trasformare il miglior cortometraggio dell'opera (basato su un racconto di Aleksej Tolstoj) in un lungometraggio. Si dice addio alle atmosfere gotiche di Bava e all'efficace fisionomia di Boris Karloff e si da il benvenuto a un'ambientazione boschiva claustrofobica e - ahimè - zoommate…
Un uomo è costretto a fermarsi, causa guasto alla macchina, in una casa di campagna. Aleggia una strana atmosfera qui: non solo gli abitanti del posto credono nell'esistenza dei morti viventi, ma strani fenomeni sanguinolenti cominciano a verificarsi. L'uomo precipita molto presto nell'incubo e nel delirio.
Penultima regia di Giorgio Ferroni, a quasi quarant'anni dagli esordi…
Magnifico! E vergognosamente e colpevolmente misconosciuto e dimenticato. Ma forse questo è in fin dei conti il destino delle opere più grandi. Eppure molti film americani datatissimi stanno godendo di gloriose riscoperte negli ultimi tempi. Sarà forse merito dei remake che li hanno fatti tornare in auge? Perché se è così allora diciamo no! “La…
Secondo me è uno dei migliori horror italiani degli anni '70, genere che non può vantare proprio tanti buoni esemplari. Uno degli elementi che mi allontana da tanti altri è l'eccesso di violenza e persino di sadismo; qui però siamo sotto il livello di guardia. Ci sono delle scene esplicite di sangue, ma sempre riferite ai Wurdalak, i quali sono praticamente dei cadaveri che camminano, e…
“Troverai più nei boschi che nei libri, gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà” (San Bernardo di Chiaravalle) Nei secoli i rapporti tra l'uomo e il bosco si sono articolati su…
Il Mulino delle Donne di Pietra e La Notte dei Diavoli sono i soli due capolavori girati da Ferroni,ormai anziano e quasi completamente sordo.E' il massimo del nostro cinema horror gotico ,atmosfere e suspence alle stelle ,morti viventi che non hanno nulla da invidiare al piu' celebre Romero.Garko e la Belli danno vita a una pellicola da brivido fino a un finale semplicemente…
Le location, ambientate in un paesino sperduto in mezzo al bosco, ricordano in parte quelle del videogioco "Resident evil 4"..in vertità ci si trova di fronte ad una sorta di remake del film diretto da Mario Bava i "Wurdalak". Il film di Ferroni risulta meno avvincente ma può contare su degli ottimi effetti moderatamente splatter: dita amputate, inpalamenti, teste che si sciolgono ed un…
Ultima pellicola girata da Ferroni all'età di 72 anni.
Questo film coglie l'eredità di uno dei più riusciti film del grande M. Bava I TRE VOLTI DELLA PAURA di nove anni più vecchio, riprendenone il secondo episodio (a sua volta tratto dal romanzo di Tolstoj "I Wurdalak") per renderlo ancora più "grand guignolesco" e spietato.
Mantenendo le atmosfere "alla Bava" Ferroni ci regala un…
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Commenti (4) vedi tutti
Interessante horror che si colloca nella via intermedia delle produzioni italiane di genere, rielaborando in maniera originale il tema gotico con l'imminente (nel 1972) tendenza splatter...
leggi la recensione completa di undyingTratto da un racconto di Tolstoi,un vero capolavoro del gotico,assolutamente da non perdere.
leggi la recensione completa di ezioFilm che e' interessante negli ultimi 20'-25' mentre in tutto quello visto precedentemente un po' si sonnecchia.voto.5.
commento di chribio1Ho rivisto il film nel 2002 dopo una ventina d'anni dalla prima visione e nonostante me lo ricordassi molto bene, mi è piaciuto ancora moltissimo. Tensione alle stelle.
commento di sevilla