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Il viaggio degli eroi

Regia di Manlio Castagna vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il viaggio degli eroi

di claudio1959
8 stelle

I cavalieri che fecero l’impresa La nazionale campione del mondo in Spagna nel 1982.

locandina

Il viaggio degli eroi (2022): locandina

scena

Il viaggio degli eroi (2022): scena

Il viaggio degli eroi Italia 2022 - documentario sportivo. La trama: L’undici luglio 1982 la nostra nazionale di calcio, la squadra più amata dal popolo italiano si laurea contro tutti i pronostici, contro tutto e contro tutti campione del mondo. Una vittoria inattesa che arriva dopo un girone eliminatorio pessimo e con la proclamazione del famoso silenzio stampa dei giocatori. Questo documentario vuole essere un omaggio sentito ed appassionato a quell’impresa entrata nel mito. La recensione: Il bel documentario di Manlio Castagna commentato da Marco Giallini classe 1963 lui c’era quel giorno ripercorre le sette tappe del viaggio che ha permesso alla nostra nazionale di calcio di proclamarsi campione del mondo a Madrid in Spagna nel 1982. Questo film è l’accorato omaggio a “I cavalieri che fecero l’impresa”. Il film non ha bisogno di sceneggiatura, tratto dalla realtà segue il classico schema del racconto narrato, di un viaggio di un manipolo di uomini, tante identità diverse che in quel mese divenne un gruppo forte e coriaceo, guidato dal suo condottiero Enzo Bearzot, non solo un selezionatore, ma un padre per i suoi ragazzi calciatori. Manlio Castagna si avvale della collaborazione di Manuela Cacciamani soggettista e co-autrice dell’opera in questione. Il risultato finale non è solo l’arido racconto sportivo è molto di più,ci colpisce emotivamente e piace non solo ai tifosi, ma anche alla gente che il calcio non lo segue, l’entusiasmo dopo ogni vittoria dalla prima contro l’Argentina campione del mondo in carica cougula gli italiani in un delirio sincero e travolgente,con i famosi caroselli degli italiani che si riversano in piazza dopo ogni vittoria. Una squadra di calciatori diventata famiglia con un senso di appartenenza granitico. Il film ripercorre anche il momento storico difficile di quegli anni di piombo, le brigate rosse, con l’esecuzione di Aldo Moro il leader della DC, la strage alla stazione ferroviaria di Bologna, gli scioperi selvaggi, gli omicidi di mafia, l’attentato al Papa a Roma Giovanni Paolo II,la misteriosa tragedia di Ustica, aereo abbattuto a Punta Raisi, vedere il film di Marco Risi “Il muro di gomma”, per avere le idee più chiare ed il giusto quadro d’insieme, lo scandalo del calcio scommesse nato dalla denuncia di Cruciani e Trinca, gli organizzatori di illegali scommesse in nero. Non a caso l’uomo di punta”l’hombre del partido” fu Paolo Rossi, voluto dal nostro selezionatore e difeso con coggiutaggine tutta friuliana. Gli antagonisti quindi non sono solo i calciatori avversari, la molla psicologica che fa scattare il famoso clic nella testa dei nostri calciatori sono i giornalisti che prima hanno trattato la nostra squadra con livore e ferocia e poi, come un classico all’italiana sono saliti tutti sul carro dei vincitori, in primis Aldo Biscardi, nel processo ai mondiali, trasmissione all’epoca di tendenza seguita da milioni di appassionati. Manlio Castagna ci fa entrare nel vivo, nel cuore pulsante della vicenda, con immagini rare, filmati estrapolati dalle telecronache di Nando Martellini, interviste dei giornalisti Rai al seguito e ritagli di giornali. Il montaggio del film è un vorticoso montaggio a mille all’ora e riproduce fedelmente “la febbre da mondiale” che all’epoca contagio’ tutti, perché tutti festeggiammo in strada, tutti sconosciuti che si abbracciarono come fratelli in nome di un orgoglio capace di compattarci, una genuina felicità dopo anni di crisi di una nazione alla deriva economicamente e moralmente. Il viaggio degli eroi, non è solo un film, ma un’opera che ha il magico sapore della più bella gioia della nostra vita, non solo dal punto di vista sportivo, ma umano voto 8.

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