Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Un film il cui argomento è di sempiterna attualità, almeno dacché è stata inventata la stampa (bellezza…). Ancor più d’attualità è qui ed ora, dacché un governo poco incline a Verità e Libertà non sopporta la bellezza della stampa. Pollack, però, inserisce la tematica entro gli schemi mollaccicosi dello spettacolone hollywoodiano, i quali prevedono che il brav’uomo diffamato e la giornalista rampante e diffamatrice provino simpatia reciproca e finiscano, come prevedibile, a letto insieme. Per di più, Newman ha e dimostra dieci anni in più del suo personaggio, mentre Sally Field, che era stata notevole nei panni di operaia in Norma Rae, rende molto meno, spettacolarmente e drammaturgicamente, nei tailleur della cronista d’assalto. Nelle sceneggiature di Hollywood, spesso il mondo funziona alla rovescia: capita, così, che, una volta scoperta la topica professionale presa dalla protagonista, proprio a lei venga proposta una promozione da cronista a redattrice.
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